Minaccia il vicino con un coltello
«Non ne posso più, ti taglio la gola»

Minaccia il vicino con un coltello «Non ne posso più, ti taglio la gola»
2 Minuti di Lettura
Sabato 16 Marzo 2019, 04:35
FABRIANO - Il compagno va in overdose e lei viene assalita dal panico. Urla, strepita, si dispera, ma ha la lucidità di chiamare immediatamente i soccorsi. Sono momenti concitati, non sa cosa fare per salvare la vita all’uomo con cui condivide l’appartamento, nel centro di Fabriano. I pianti e le grida attirano l’attenzione di un vicino di casa, un cittadino di origine marocchina. Bussa alla porta della donna e, senza sincerarsi del motivo di quel baccano, si lamenta del fastidioso rumore e invita a tenere in casa dei toni pacati. A quel punto, la vicina – già provata dallo spavento dell’overdose - perde la testa, va verso la cucina, prende un coltello, torna alla porta e punta la lama contro il marocchino. «Se non ti fai i fatti tuoi, ti taglio la gola» avrebbe detto la donna, una fabrianese di 38 anni. È per questa frase detta nei confronti del vicino che è finita a giudizio con l’accusa di minaccia aggravata e porto di oggetti atti ad offendere. 

Il processo per la donna, difesa dall’avvocato Rino Bartera, si tiene davanti al giudice Elisa Matricardi e ha visto sfilare durante la prima udienza dibattimentale un solo testimone: il carabiniere accorso a casa dei litiganti dopo la chiamata fatta dal marocchino. Era la sera del 7 novembre 2015. Quando era arrivato aveva trovato la donna con ancora in mano la lama. Il 112 era stato già chiamato dall’imputata insieme al 118, non appena viste le condizioni del compagno, poi trasferito in ospedale a causa dell’overdose. La 38enne – non ancora ascoltata dal giudice - aveva raccontato ai militari il contesto in cui era scaturita la minaccia. Si era presa così tanto paura per il collasso del convivente, che aveva iniziato ad urlare. Era fuori di sè. Il tono della voce aveva mandato su tutte le furie il marocchino che, senza pensarci troppo, aveva bussato alla porta dei vicini e si era lamentato del baccano. 
L’imputata aveva reagito così male tanto da prendere un coltello da cucina per puntarlo contro il vicino a suo dire insensibile. Era stato lui a denunciare la minaccia subita in quel momento così concitato per la 38enne. Lo straniero non si è costituto parte civile al processo. Doveva testimoniare insieme al carabiniere della compagnia di Fabriano, ma non si è presentato in tribunale. Il procedimento è stato aggiornato al 29 maggio quando non è escluso si possa andare a sentenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA