Dalla Libia a Senigallia: ecco quanto ci resteranno i migranti minorenni. Baldelli (FdI): «Ancona distante? Potevano far rotta su Malta o Tunisia»

Dallo specchio di mare davanti alla Libia al centro Caritas di Senigallia: ecco alloggeranno per 30 giorni i 40 migranti minorenni della Ocean Viking e Geo Barents
Dallo specchio di mare davanti alla Libia al centro Caritas di Senigallia: ecco alloggeranno per 30 giorni i 40 migranti minorenni della Ocean Viking e Geo Barents
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 23:05

SENIGALLIA  - Dallo specchio di mare davanti alla Libia al porto di Ancona, con quasi 1500 Km di navigazione, e ora in una struttura di Senigallia. Hanno tra i 14 e i 17 anni i migranti che vengono da Sudan, Sud Sudan, Nigeria, Eritrea, Ciad e Ghana: sono 39 minorenni non accompagnati arrivati ad Ancona in questi giorni dalle navi Ocean Viking e Geo Barents, accolti dalla Caritas in una struttura di Senigallia. I minori sono in tutto 40 (18 dalla Ocean Viking, 22 dalla Geo Barents), ma per l'unica ragazza è stata trovata una sistemazione diversa. I giovanissimi migranti rimarranno a Senigallia per un massimo di 30 giorni, come comunicato dalla Prefettura di Ancona che coordina il tutto e le associazioni coinvolte nell'operazione umanitaria. Successivamente i ragazzi saranno trasferiti in altre strutture preposte per un'accoglienza diversa, più duratura e organizzata.

Aperto centro accoglienza straordinario

«Su incarico della Prefettura di Ancona, abbiamo aperto in città un Centro di accoglienza straordinario temporaneo per minori non accompagnati - spiegano dalla Caritas diocesana -. In accordo con il sindaco abbiamo messo a disposizione tutte le nostre forze e gli operatori per affrontare questa nuova emergenza, che ci coinvolge fortemente dal punto di vista umano.

Come Caritas, con il grande sostegno del vescovo Franco Manenti e per conto dell'intera diocesi, siamo molto felici di poter dare il nostro abbraccio e un pò di pace a questi ragazzi dopo la terribile esperienza vissuta per arrivare fin qui». Al momento i ragazzi «giocano e si riposano, non abbiamo ancora chiesto loro di raccontarci le loro storie», raccontano gli operatori Caritas.

Antonio Baldelli (FdI): «Potevano far rotta su Tunisia o Malta»

Antonio Baldelli, deputato e responsabile regionale del dipartimento sicurezza di Fratelli d'Italia, attacca: «Ci chiediamo perché per risparmiare disagi ai trasportati e carburante alle imbarcazioni, come lamentato dal capo missione di Medici Senza Frontiere, una volta sbarcato a Ancona, i responsabili delle Ong, anziché far rotta verso i porti italiani del sud già sovraccarichi, non si siano diretti verso i porti davvero più vicini, magari in Tunisia o a Malta. Una domanda semplice a cui difficilmente qualcuno darà risposta, trincerandosi dietro a una pretesa superiorità morale e con l'arroganza di chi crede di poter dettare legge in una Nazione sovrana come l'Italia. Chiaro l'obiettivo di accendere la miccia della polemica nei confronti del Governo e di una Regione a trazione centrodestra». 

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