Osimo, la micia contesta ritrova i padroni grazie alla polizia

Osimo, la micia contesta ritrova i padroni grazie alla polizia
Osimo, la micia contesta ritrova i padroni grazie alla polizia
di Giacomo Quattrini
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Agosto 2022, 06:10

OSIMO - Minù alla fine è tornata a casa ma che fatica. C’è voluta la mediazione del commissariato di polizia per il lieto fine di una storia che vede protagonista una bella gatta dal pelo grigio e gli occhi azzurri. Minù, che abitava con la sua famiglia a qualche chilometro da Osimo, era scomparsa a fine giugno.

Diversi gli appelli sui social e le ricerche dei suoi proprietari.

Sospese a luglio, quando tutta la famiglia prende il Covid. Poi, qualche giorno fa, il capofamiglia, italoargentino, le riprende, pur senza troppe speranze. Ha rifatto il giro dei gattili di zona, dove ci si prende cura dei trovatelli. Ha mostrato le foto e uno dei volontari in effetti la riconosce. 


La somiglianza


Appena il giorno prima una gatta molto simile a Minù, ritrovata 20 giorni fa vicino al Maxiparcheggio, era stata affidata ad una ragazza osimana. L’uomo chiede come poterla contattare per verificare se la micia adottata fosse proprio Minù, ma l’associazione che gestisce il gattile per privacy non ha potutoe fornire alcun dato. Così l’uomo si rivolge a vari uffici pubblici, dal Comune alla Asur, ma Minù era senza il microchip e non c’era possibilità di risalire al proprietario. Disperato chiede aiuto al commissariato di polizia di Osimo, portando le foto che ritraggono la gatta nella sua casa e il libretto sanitario con le vaccinazioni. Gli agenti prendono a cuore la vicenda e intervengono per sanare il dissidio fra il gattile, i cui operatori ritenevano di aver agito secondo le norme sull’adozione dei gatti randagi non microchippati, e la famiglia italoargentina che rivoleva Minù. Una mediazione lunga e faticosa, raccontano i poliziotti, che alla fine sono riusciti a mettere d’accordo le parti ed evitare le vie legali. Minù è quindi tornata a casa ed i padroni hanno subito messo in sicurezza, con una rete, la ringhiera del balcone da dove era scappata. Il sospetto però è che non fosse fuggita, ma portata via, forse per dispetto da parte di qualche vicino, anche perché il ritrovamento al Maxipark, lontano chilometri, lascia qualche dubbio sul fatto che ci sia arrivata da sola.

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