Medici in prestito per l’emergenza
di Oncologia all'ospedale di Senigallia

Medici in prestito per l’emergenza di Oncologia all'ospedale di Senigallia
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Sabato 15 Giugno 2019, 07:35
SENIGALLIA - Oncologi in arrivo dagli ospedali di Jesi e Fabriano per tamponare l’emergenza venutasi a creare nel reparto cittadino. È la soluzione provvisoria trovata dal sindaco Maurizio Mangialardi e dal direttore dell’Area vasta 2 Giovanni Guidi. Giovedì il primo cittadino ha ricevuto in Municipio il nuovo direttore che si è insediato martedì scorso. Al centro dell’incontro la pianificazione delle varie iniziative in programma nei prossimi giorni, a partire dalla conferenza dei sindaci dell’Area vasta che vedrà la presenza del direttore generale dell’Asur Alessandro Marini e del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

 

Nel corso del confronto sono stati discussi anche i temi riguardanti le varie unità operative delle strutture ospedaliere del territorio e di Senigallia, e in particolare della difficile situazione venutasi a creare al reparto di Oncologia. Criticità, quest’ultima, dettata dalle concomitanti assenze per malattia di alcuni medici, che saranno sanate ricorrendo, almeno per il momento, all’impiego di parte del personale delle strutture di Jesi e Fabriano. Dei quattro medici in servizio presso l’Oncologia, due sono assenti per malattia già da diverse settimane. Personale dimezzato che ha comportato un aggravio di lavoro per i due oncologi rimasti in servizio. Finchè l’organico non tornerà a regime, la soluzione più rapida è stata quella di attingere gli specialisti dagli altri ospedali dell’Area Vasta 2, per affiancare i colleghi senigalliesi e sollevarli in parte dal lavoro aggiuntivo.
A sollevare il caso era stato nei giorni scorsi il presidente della commissione Salute della Regione, il senigalliese Fabrizio Volpini, che aveva illustrato la situazione pesante nel reparto chiamato a dare risposte veloci e costanti, vista la gravità delle patologie trattate che non possono attendere. Per il consigliere regionale Fabrizio Volpini, nonché presidente della commissione Salute, la situazione non era più tollerabile. Aveva quindi voluto fare un intervento in aula, nel corso della seduta del consiglio regionale, sperando che il suo grido d’allarme venisse ascoltato e che il presidente Ceriscioli intervenisse con urgenza per ripristinare le normali condizioni di lavoro.
Una soluzione è stata nel frattempo trovata da Mangialardi e Guidi anche se si tratta solo di un rimedio provvisorio ma sarà utile, in attesa di verificare quando i medici in malattia potranno tornare in servizio regolarmente. 
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