Marche, la notte all'ospedale regionale
Un immenso dormitorio per i clochard

Un bagno dell'ospedale regionale di Torrette occupato dai clochard
Un bagno dell'ospedale regionale di Torrette occupato dai clochard
di Claudio Comirato
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Venerdì 22 Gennaio 2016, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 10:47

Ancona - Familiari dei pazienti ricoverati in ospedale costretti a fare il giro della struttura per trovare un bagno libero dai clochard. Il fatto accade all'ospedale regionale di Torrette per la precisione al quarto e al quinto piano dove da circa una settimana alcuni senza tetto non hanno trovato di meglio che stabilire la propria dimora nel corridoio antistante i servizi igienici. Una volta raggiunto questo spazio agli sbandati di turno non resta che chiudersi dentro ed accamparsi in un ambiente caldo e confortevole al riparo da sguardi indiscreti. A farne le spese tutte quelle persone che devono recarsi in bagno e si trovano costrette a recarsi altrove.
 


Porte che risultano bloccate dall'interno sia nel bagno riservato agli uomini che in quello delle donne. I locali finiti nel mirino di questi clochard si trovano al quarto e al quinto piano a ridosso dell'ascensore numero 6 quello riservato proprio al pubblico. Ma all'ospedale Regionale di Torrette si dorme ovunque compresa la sala di aspetto del pronto soccorso dove alcune persone invece di farsi registrare al triage preferiscono occupare una poltrona dove trascorrere la notte. Corpi stesi anche nei pressi dei poliambulatori e a ridosso dei corridoi vicino alla chiesa. Un problema, quello dei clochard, noto da tempo all'ospedale di Torrette dove dopo una certa ora Polizia e Carabinieri sono praticamente di casa. Se nel periodo estivo tempo addietro sono state rinvenuti dei veri e propri accampamenti a ridosso del margine esterno di via Conca con tanto di materassi e lenzuola, con l'arrivo del freddo queste persone tendono a cercare un riparo all'interno della struttura. Ombre che si muovono lungo i corridoi per arrivare fino ai percorsi sotterranei del polo ospedaliero vietati al pubblico, compresa la via che conduce al deposito farmaceutico.
Una presenza costante in un mix di lingue dove non mancano gli italiani così come i nuclei familiari. A farne le spese oltre ai familiari dei pazienti ricoverati costretti a cercare un bagno libero in giro per l'ospedale nel cuore della notte il personale delle pulizie. Bagni che diventano delle vere e proprie dimore con tanto di riscaldamento a disposizione e presa elettrica quanto basta per ricaricare il telefono cellulare.
Clochard che non esitano a lavarsi all'interno dei bagni cosi come a consumare i pasti vino compreso a giudicare dai tanti brick in cartone da 1/4 di litro rinvenuti dal personale delle pulizie nei cestini dell'immondizia. Una situazione igienico sanitaria quanto mai precaria che poco si addice ad un ospedale Regionale. Con l'arrivo del freddo il problema puntualmente si è ripresentato. Clochard a volte difficili da avvicinare anche per una serie di problemi legati all'alcolismo. Gente che rifiuta qualsiasi tipo di aiuto e che preferisce tirare avanti con quel poco che riesce a recuperare all'ingresso dell'ospedale nelle ore diurne anche se negli ultimi giorni alcune persone per lo più donne hanno raccontato di essere state molestate e pesantemente da questi sbandati lungo le corsie dell'ospedale.

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