Lettera con proiettile
Condannato rappresentante

Un'aula del tribunale
Un'aula del tribunale
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Giovedì 22 Maggio 2014, 20:59 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 21:38
ANCONA - Tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Castelplanio con lettere minatorie e un proiettile inviato dentro una busta, per recuperare un credito da 6 mila euro. E' questa l'accusa per cui ieri il tribunale di Ancona ha condannato a due anni, quattro mesi di carcere e 600 euro di multa un agente di commercio anconetano, Massimo Moretti, 48 anni, ritenuto dalla procura di Ancona il mandante delle minacce. Per questi addebiti, che l'imputato ha sempre respinto con forza, Moretti si trovava agli arresti domiciliari dal 12 ottobre scorso. Ieri il collegio, presieduto dal giudice Francesca Grassi, ha revocato la misura cautelare e lo ha rimesso in libertà. Nella stessa udienza i giudici hanno accolto il patteggiamento della pena di un anno, quattro mesi di reclusione e 600 euro di multa proposto dall'autore materiale delle lettere minatorie e dell'invio del proiettile a salve con allegate minacce. Si tratta di Stefano Esposito, 50 anni, residente ad Alessandria, difeso dall'avv. Alessandro Rocco. Questa l'escalation delle minacce: prima Esposito telefonò all'imprenditore chiedendogli di pagare 5 mila euro a Massimo. Poi, secondo l'accusa, gli inviò una lettera con il disegno di una casa che saltava e infine gli mise nella cassetta della posta una busta con un proiettile, scrivendo che se non pagava il prossimo era per lui.
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