Mancano le vie di fuga, rinviata
al primo giugno la festa di Arvultura

Mancano le vie di fuga, rinviata al primo giugno la festa di Arvultura
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Venerdì 19 Aprile 2019, 07:55
SENIGALLIA Annullata la trash night di Pasqua all’Arvultura. Non ha superato l’esame della commissione comunale di pubblico spettacolo. «Con un certo sbigottimento ancora da smaltire – commentano dallo Spazio Comune Autogestito Arvultura - per la seconda volta in pochi mesi siamo costretti ad annullare la trash night, posticipandola a sabato 1 giugno». Il motivo è che la commissione comunale di pubblico spettacolo non ha approvato il piano per la sicurezza.

Gli organizzatori non avrebbero fatto in tempo a risolvere le obiezioni sollevate dalla commissione e quindi hanno dovuto posticipare l’evento. «Una festa – ricordano - che si svolge da più di dieci anni, tre volte l’anno, senza che mai si sia verificato un solo incidente. Un dj, circa seicento persone che serenamente ballano, chiacchierano e si divertono in uno spazio periferico della città, in un tendone semi-aperto in mezzo ad una pianura di cemento, con ambulanza e vigili del fuoco presenti, le più grandi arterie stradali della città a un passo e l’ospedale poco più in là». Mancavano però le vie di fuga. I controlli inaspriti dopo i fatti di Corinaldo, che hanno già portato alla chiusura di tre locali, stanno avendo ripercussioni un po’ ovunque. 

«È circa un anno che stiamo lavorando con tutte le istituzioni preposte per assicurare maggiore sicurezza alle nostre feste – assicurano dall’Arvultura - in quanto il numero sempre più alto di partecipanti lo ha reso doveroso. E questo ben prima della tragedia di Corinaldo. Farlo però sembra impossibile. Sappiamo di non essere gli unici: sagre, feste, locali, circoli, associazioni, gruppi informali fanno sempre più difficoltà a permettersi quella mole di costi economici e di burocrazie che la legge richiede a suo tributo. Essere in regola sta diventando caro. La sicurezza ci dicono essere un diritto, ma sembra essere sempre più un privilegio per chi se la può permettere».
Secondo Arvultura le recenti leggi in materia di eventi e manifestazioni pubbliche hanno definitivamente trasformato la sicurezza in un business ad uso e consumo delle grandi agenzie pubbliche e private, le uniche che se ne possono permettere i costi.
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