Malore fatale dopo un aperitivo
Luca è morto annegato a Ibiza

Malore fatale dopo un aperitivo Luca è morto annegato a Ibiza
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Mercoledì 2 Ottobre 2019, 05:10

OSIMO -  Annegamento per malore, sarebbe questo il responso dell’autopsia, che sarà ufficiale tra un paio di mesi, sul corpo di Luca Pezzolesi, il 20enne di San Biagio morto dopo un tuffo ad Ibizia domenica scorsa. I suoi genitori, Sauro e Simonetta, e uno zio paterno sono partiti lunedì in tarda serata dall’aeroporto di Bergamo per dirigersi nell’isola delle Baleari. Ieri mattina all’Istituto Anatomico Forense di Ibiza si è svolto l’esame autoptico che non ha evidenziato contusioni che potessero far pensare ad un impatto traumatico contro la scogliera. 

 

A quanto pare il ragazzo, che aveva appena fatto dei brindisi durante un aperitivo con degli amici in spiaggia, avrebbe avvertito un malore subito dopo essersi gettato in acqua e non sarebbe riuscito a riemergere, perdendo subito conoscenza. Il suo corpo è stato ritrovato dopo circa 20 ore, alle 13 di lunedì, dal soccorso marittimo che già la sera prima aveva avviato le ricerche anche tramite i droni della protezione civile. L’amico che era partito con Luca giovedì scorso per quel viaggio tanto atteso, Andrea Giovagnoli, 25enne anche lui osimano, ha fatto rientro ieri in Italia ancora sconvolto dalla tragedia. 

«Stavamo facendo un aperitivo con due ragazze di Osimo che sapevamo essere anche loro in vacanza lì, Luca si è messo in testa di fare il bagno, ho provato a fermarlo ma si è lanciato, un attimo di distrazione e non l’ho più rivisto, è stato terribile», così Andrea il giorno dopo ha ripercorso l’accaduto. «Luca era un ragazzo tranquillo, a volte timido –racconta Manilo Mancini, uno degli zii materni-, l’ho visto l’ultima volta mercoledì scorso al funerale della nonna, non sapeva neanche se partire più per Ibiza». La mamma di Luca, Simonetta, che è segretaria nello studio legale Stramigioli, ha perso nel giro di cinque giorni prima la madre e poi il secondogenito. E già tre anni fa aveva vissuto ore drammatiche quando Luca in scooter finì sotto un’auto lungo le curve che da Osimo Stazione portano a Castelfidardo.

«Il motorino venne distrutto, sembrava impossibile che Luca fosse sopravvissuto, invece si era ripreso tornando il ragazzo di sempre, che amava il calcio», ha ricordato ancora lo zio Manilo. Cresciuto nel settore giovanile della Conero Dribbling è stato allenato nel suo ultimo anno di calcio da Daniele Cesaretti: «È stato con me nel gruppo Allievi, era un centrocampista di talento, un ragazzo discreto, ma –ricorda il mister- lo ricordo come un leader silenzioso. Poi disse che si sentiva più portato per il calcetto». E così dal settembre 2018 si è trasferito al Candia Calcio a 5 che ieri lo ha ricordato con un lungo post su Facebook: «Ciao Pezzo, ci mancherà il tuo sorriso, la voglia di divertirsi e vincere sempre, i tuoi ritardi e la tua voglia di lottare». Il referente del settore calcetto della Polisportiva Candia, Michele Martelli, ne parla come un ragazzo «sempre disponibile e presente nonostante un problema al ginocchio che lo aveva tenuto lontano dal campo, ma sarebbe tornato presto, non rivederlo nel gruppo under 21 sarà uno choc». 

La zia materna Michela si tiene in contatto con i genitori di Luca in Spagna e aggiorna i suoi tanti amici che a San Biagio si cercano di dare forza: «Luca era un 20enne come tanti, a volte taciturno, ma –ricorda- con gli amici riusciva sempre a dare il meglio di sé, teneva tanto a loro ed era benvoluto da tutti». Anche il sindaco Pugnaloni ha scritto un breve post sui social: «A nome personale e di tutta la città mi stringo attorno al dolore della famiglia di Luca ed esprimo le più sentite condoglianze. Non ci sono spiegazioni a questi terribile avvenimenti, solo parole di conforto ai familiari».

La salma del 20enne sambiagese difficilmente sarà rimpatriata già oggi visto il complicato iter burocratico.

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