Malore al mare, muore una donna
la famiglia ha donato gli organi

Malore al mare, muore una donna la famiglia ha donato gli organi
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Martedì 13 Agosto 2019, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 20:39
JESI - Un malore l’aveva colta in spiaggia a Senigallia, dove stava trascorrendo le vacanze, nella mattina dello scorso 6 agosto. L’immediato intervento dei soccorsi non era bastato: sabato scorso, nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Carlo Urbani di Jesi dove era stata ricoverata in condizioni critiche, il decesso. Ma dal dramma di Anna, mamma milanese 63enne, e della sua famiglia, amore e generosità del marito e dei figli della signora hanno permesso di far nascere nuove speranze di vita. Il loro consenso ha infatti permesso la donazione degli organi, nella notte dei desideri davanti alle stelle che cadono, coinvolgendo le professionalità mediche e sanitarie dello stesso Carlo Urbani, del Centro Regionale Trapianti di Ancona e del Centro Trapianti di Milano.

 

«Nella notte di San Lorenzo - riferiscono dal nosocomio jesino - persone che Anna non conosce hanno visto avverato il loro desiderio di ricevere quell’organo, un dono inaspettato sul quale non contavano magari nemmeno più. Un gesto d’amore gratuito, per il quale saranno per sempre grati ad Anna e alla sua famiglia». Una famiglia che ha avuto la forza di volgere in amore l’enorme dolore. La signora si era sentita male una settimana fa. Era intervenuto a soccorrerla il bagnino, quindi l’allerta al 118, l’arrivo dell’eliambulanza. Il cuore, dopo essersi fermato, era ripartito. Ma l’entità dei danni cerebrali riportati, irreversibili, non aveva lasciato spiragli. Sabato mattina scorso la dichiarazione del decesso.

«Di fronte a questa triste e terribile realtà - riferiscono dal Carlo Urbani- il marito e i figli di Anna hanno deciso di farle un ultimo meraviglioso regalo, quello che la renderebbe orgogliosa di loro, della sua famiglia alla quale ha trasmesso i suoi valori: l’altruismo e l’amore per gli altri. Grazie al consenso espresso dal marito, Anna ha donato i suoi organi a chi ne ha un estremo bisogno per sperare di continuare a vivere». Un gesto che ha messo in moto l’enorme macchina necessaria. Un lavoro incessante, iniziato sabato mattina e proseguito ininterrottamente per tutta la notte, fino all’alba di domenica.

«La Direzione Medica di Presidio dell’Ospedale di Jesi- è la comunicazione- esprime sentite condoglianze alla famiglia e una sincera gratitudine per la generosità dimostrata in un momento così drammatico. Un ringraziamento particolare va, inoltre, a tutto il personale dell’Ospedale di Jesi che ha collaborato affinché la lunga e complessa procedura di donazione andasse a buon fine, in particolare a medici, infermieri e operatori sociosanitari della Terapia Intensiva diretta dal dottor Tonino Bernacconi, al personale della sala operatoria e al coordinatore locale trapianti, dottor Marco Straccali».
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