Madre e figlia sfrattate
"Abbandonate in strada"

Madre e figlia sfrattate "Abbandonate in strada"
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Venerdì 7 Febbraio 2014, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 20:11
FALCONARA - A fine mese un'altra famiglia sar sfrattata da una delle case di emergenza, messe in vendita dal Comune. E' la storia di Simona Piervirgili e di sua madre che dal 2007 vivono in un alloggio di emergenza in via Andrea Costa e, ora, sono costrette a lasciarlo senza sapere dove andare. Madre e figlia hanno partecipato per la seconda volta al bando per le case popolari raggiungendo l'81esimo posto, nonostante Piervirgili sia orfana di padre (deceduto nel 2008), malata dal 2012 e senza lavoro.



"Nei primi posti in graduatoria ci sono solo stranieri - lamentano -. In Ancona una famiglia al 75esimo posto in lista, in cui entrambi i coniugi lavorano, ha ottenuto la casa popolare". E ancora: "Quando i miei genitori si sono trasferiti non c'erano i termosifoni e hanno comprato due condizionatori d'aria per 1.600 euro e una stufa a petrolio - riferisce Piervirgili -. Una tanica costa 15 euro e dura solo tre giorni. Per tenere accesi i condizionatori, paghiamo 500 euro di bollette e per fortuna a rate".



La casa è di 32 metri quadrati, c'è una sola stanza da letto dove dovrebbero dormire madre e figlia ma, essendo molto umida, non è adatta alle condizioni di salute di Simona che dorme sul divano nella sala da pranzo. Per aprire la finestra della stanza madre e figlia usano un cacciavite e strofinacci per asciugare l'acqua che si accumula sul davanzale. Diversi gli interventi a loro spese per rendere l'appartamento (l'unico che hanno) più vivibile. "Percepisco la pensione di invalidità di soli 290 euro e viviamo con circa 1.000 euro al mese tra il lavoro di mia madre e la pensione di mio padre - continua Simona -. Ma è stato sempre pagato l'affitto (152,14 euro)". Riferisce che la prima convocazione dal Comune c'è stata nel 2012: "Ci avevano anche offerto di acquistare l'appartamento ma non c'erano i soldi necessari", riferisce Simona.



Le due donne sperano nella promessa dell'assessore ai Servizi sociali, Fabio Marcatili, di prorogare di un paio di mesi lo sfratto con l'auspicio che ci sia un altro appartamento. E sono disposte a trovare un'altra sistemazione ma "il Comune deve aiutarci con un sussidio di 200 euro al mese, nell'attesa di avere la casa popolare".



Intanto il capogruppo del Pd, Antonio Mastrovincenzo, ha presentato una mozione sugli alloggi di emergenza, denunciando l'assenza di un bando apposito per l’accesso e ribadendo che lo sgombero doveva tener cura dei casi più critici.
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