Ubriaco semina il panico vicino alla Santa Casa con un palo d'acciaio: il clochard sarà cacciato dalla città

Ubriaco semina il panico vicino alla Santa Casa con un palo d'acciaio: il clochard cacciato dalla città
Ubriaco semina il panico vicino alla Santa Casa con un palo d'acciaio: il clochard cacciato dalla città
di Giacomo Quattrini
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Martedì 15 Marzo 2022, 09:10

LORETO - È stato soccorso dal 118 e portato di forza all’ospedale regionale di Torrette l’uomo che domenica sera ha creato il caos e seminato il panico in centro storico a Loreto. Completamente ubriaco e con un palo in acciaio in mano, ha iniziato a urlare barcollando nella zona di Porta Romana, l’arco d’ingresso verso corso Boccalini da via Fratelli Brancondi e piazza Basili. Si tratta di un cittadino romeno senza fissa dimora di 32 anni, che dopo le prime fasi di indagini avviate dal Nucleo operativo radiomobile di Osimo risulterebbe ospitato in una struttura gestita dalla Caritas a Pescara: ha precedenti per reati predatori e contro il patrimonio.

 
La caccia all’uomo

Considerando il luogo, con la vicinanza del Santuario mariano di Loreto, il quarto sito di interesse religioso più frequentato d’Italia dopo San Pietro a Roma, San Giovanni Rotondo e Assisi, all’inizio si era temuto che quell’uomo fuori di sé stesse agendo spinto da ideologie e convinzioni fondamentaliste.

Anche per questo i primi passanti che lo hanno visto entrare in centro storico da Porta Romana hanno chiamato subito il 112, il numero unico di soccorso. Vedendolo barcollare, urlare parole non comprensibili e brandire con fare minaccioso quel palo in acciaio, probabilmente di un cartello stradale divelto, hanno temuto il peggio e si sono subito rivolti alle forze dell’ordine. Sul posto, considerata la segnalazione e il particolare luogo di culto, si sono catapultate ben quattro pattuglie dei carabinieri arrivate dalla stazione di Loreto, da quella di Numana e due del Norm di Osimo. Circondato da otto militari, l’uomo non ha provato neanche a opporre resistenza ed è stato quindi bloccato subito, ponendo fine alla sua scorribanda nel giro di neanche un quarto d’ora. Un lasso di tempo che sarà sembrato infinito per quei passanti e residenti che lo hanno visto imperversare in centro, a due passi dalla basilica della Santa Casa, ma a quanto pare con quel palo in acciaio non avrebbe causato particolari danni, nonostante i testimoni abbiano riferito il contrario quando hanno chiamato il 112. Gli investigatori del Norm di Osimo stanno cercando di capire quale capo di imputazione indicare nella denuncia.

Le spy cam

Probabile che alla Questura venga anche richiesta l’applicazione del Foglio di via obbligatorio per impedire a quel 32enne di fare ritorno a Loreto. Il sindaco Moreno Pieroni ieri ha confermato che «non ci sono giunte segnalazioni di danneggiamenti né a cose pubbliche né private e questo anche grazie all’intervento provvidenziale e tempestivo delle forze dell’ordine. Hanno dimostrato ancora una volta la grande attenzione che pongono sulla nostra città, sede di un luogo di culto tra i più importanti d’Italia e dunque ritenuto sensibile dal punto di vista della sicurezza». Pieroni conferma che «in quella zona sono presenti spycam comunali che potrebbero aiutare nelle indagini e a bilancio quest’anno prevediamo di acquistarne altre 19 da installare sia nel centro che nelle periferie». Per quanto riguarda invece l’organico della polizia locale «è già sufficiente, siamo a 12 unità», dunque un agente ogni mille abitanti come disporrebbe la legge in materia.

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