LORETO - È stato soccorso dal 118 e portato di forza all’ospedale regionale di Torrette l’uomo che domenica sera ha creato il caos e seminato il panico in centro storico a Loreto. Completamente ubriaco e con un palo in acciaio in mano, ha iniziato a urlare barcollando nella zona di Porta Romana, l’arco d’ingresso verso corso Boccalini da via Fratelli Brancondi e piazza Basili. Si tratta di un cittadino romeno senza fissa dimora di 32 anni, che dopo le prime fasi di indagini avviate dal Nucleo operativo radiomobile di Osimo risulterebbe ospitato in una struttura gestita dalla Caritas a Pescara: ha precedenti per reati predatori e contro il patrimonio.
La caccia all’uomo
Considerando il luogo, con la vicinanza del Santuario mariano di Loreto, il quarto sito di interesse religioso più frequentato d’Italia dopo San Pietro a Roma, San Giovanni Rotondo e Assisi, all’inizio si era temuto che quell’uomo fuori di sé stesse agendo spinto da ideologie e convinzioni fondamentaliste.
Le spy cam
Probabile che alla Questura venga anche richiesta l’applicazione del Foglio di via obbligatorio per impedire a quel 32enne di fare ritorno a Loreto. Il sindaco Moreno Pieroni ieri ha confermato che «non ci sono giunte segnalazioni di danneggiamenti né a cose pubbliche né private e questo anche grazie all’intervento provvidenziale e tempestivo delle forze dell’ordine. Hanno dimostrato ancora una volta la grande attenzione che pongono sulla nostra città, sede di un luogo di culto tra i più importanti d’Italia e dunque ritenuto sensibile dal punto di vista della sicurezza». Pieroni conferma che «in quella zona sono presenti spycam comunali che potrebbero aiutare nelle indagini e a bilancio quest’anno prevediamo di acquistarne altre 19 da installare sia nel centro che nelle periferie». Per quanto riguarda invece l’organico della polizia locale «è già sufficiente, siamo a 12 unità», dunque un agente ogni mille abitanti come disporrebbe la legge in materia.