Loreto, quanti capolvaori alla mostra
del Giubileo dedicata alla Maddalena

Vittorio Sgarbi alla presentazione
Vittorio Sgarbi alla presentazione
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Sabato 3 Settembre 2016, 19:55
LORETO - Inizia con Simone Martini e finisce con Canova. Un viaggio emozionante nella storia dell’iconografia di Santa Maria Maddalena, attraverso  capolavori assoluti, senza eguali nel mondo che stanno nelle Marche come ha definito Vittorio Sgarbi – curatore della Mostra “La Maddalena, tra peccato e penitenza” inaugurata oggi a Loreto presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa - le Maddalene di Carlo Crivelli di Montefiore dell’Aso  e di Orazio Gentileschi, ospitata a Fabriano e ora in mostra insieme ad altre 50 opere  fino all’8 gennaio 2017. «Un soggetto intrigante per la sua ambiguità - ha detto Sgarbi - che abbiamo voluto includere tra le cinque esposizioni che la Regione Marche, unica in Italia, ha voluto dedicare al  Giubileo della Misericordia».
 
La mostra, promossa dalla Regione Marche nell’ambito del progetto le Grandi Mostre del Giubileo 2016, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Marchigiana, La Prelatura Territoriale della Santa Casa di Loreto, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Anci Marche e il Comune di Loreto, è stata presentata oggi in anteprima in una conferenza stampa.  La mostra è organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù e da Artifex.  Ha fatto gli onori di casa Monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo di Loreto, parlando di «Maria di Magdala che nei vangeli non è mai citata come peccatrice e quindi appare una discrepanza tra Vangelo e iconografia, un’immagine che poi spesso è stata trasmessa così fino a diventare leggenda, probabilmente confondendo le diverse Maria citate nei Vangeli fino alla sovrapposizione con Maria Egiziaca, eremita e penitente. Ma ciò non toglie nulla alla bellezza e al’importanza di questa mostra e alla celebrazione di una Santa di cui Papa Francesco ha voluto elevare la memoria liturgica con una festa,  dichiarandola Apostola tra gli Apostoli perchè portatrice del messaggio della resurrezione».  

«La Regione Marche- ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo-Cultura Moreno Pieroni- ha puntato sulle Grandi Mostre e in particolare su questo appuntamento di assoluto rilievo a livello nazionale e internazionale, basti pensare che l’ultima esposizione dedicata alla Maddalena risale a trent’anni fa, a Firenze. Abbiamo fatto squadra, insomma,  con i diversi soggetti per costruire un sistema culturale Marche che sia percepito come destinazione turistico-culturale di eccellenza. Ringrazio quindi i tanti  che ci hanno creduto e si sono impegnati. Perché  anche attraverso la Cultura e il Turismo possiamo risollevarci da tragedie come quelle che stiamo vivendo a causa del sisma. Se l’obiettivo di portare turisti nelle Marche anche nella stagione autunnale attraverso grandi eventi culturali era quello che ci siamo prefissi con questo progetto organico e qualificante, ora assume un significato ancora più pregnante alla luce dei tristi eventi che hanno colpito la nostra regione».   
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