In lacrime per Dino Bianchi, l'artista dei souvenir: strinse le mani a Churchill all'aeroporto di Loreto

Lo storico commerciante Dino Bianchi
Lo storico commerciante Dino Bianchi
di Arianna Carini
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Venerdì 5 Febbraio 2021, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 08:16

LORETO - Lo sguardo vispo e fiero di chi ha mille talenti ed è animato dal desiderio di assecondarli tutti. E poi i ricordi: quelli forgiati a mano per finire come souvenir nelle case dei pellegrini, e quelli narrati ad amici e in famiglia lungo una vita densa di vicissitudini e passioni. Come l’incontro, avuto da giovanissimo, con sir Winston Churchill, in quello che un tempo, nella spianata del Musone diretta al mare, era il campo d’aviazione di Loreto.

Mancheranno l’espressione e i racconti di Dino Bianchi, storico commerciante deceduto ieri all’età di 91 anni. Artista autodidatta, dipingeva, modellava e amava suonare il pianoforte. Nella città mariana aveva aperto bottega nel 1971 trasformando una vecchia pescheria in un negozio di souvenir religiosi. Una novità per Loreto, dove la tradizione delle “coronare” era proseguita con le attività specializzate nella produzione e vendita di articoli sacri, ma non ancora nell’oggettistica pensata appositamente per i turisti.

Sue diverse creazioni modellate a mano, fra cui ricordini e statue della Madonna lauretana tutt’ora in commercio. L’attività è rimasta aperta fino al lockdown di marzo, quando il Covid ha abbassato la saracinesca della maggior parte dei negozi e Dino ha girato per l’ultima volta la chiave nella toppa. Prima di avviare l’insegna commerciale, aveva maturato una certa esperienza come piccolo imprenditore, inaugurando negli anni ‘60 un capannone a Squartabue di Recanati dove realizzava pannelli in velluto e successivamente calzature. Fu anche uno dei primi tesserati del Partito Comunista nella città della Santa Casa. L’incontro, fugace, con il primo ministro britannico avvenne la mattina del 25 agosto 1944 nell’aeroporto di Loreto, dove Churchill arrivò a bordo di un aereo proveniente da Siena accompagnato dal generale Alexander e dal figlio maggiore, sotto lo sguardo curioso dei residenti della zona. Il funerale si svolge questa mattina in forma privata. 

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