LORETO - «Mi dispiace, voglio rimediare. Cercherò di ripagare, per quanto mi è possibile, le vittime di questa vicenda». È, in sostanza, il nocciolo delle dichiarazioni spontanee rese ieri mattina dal 42enne Marco Piergiacomi, accusato di aver truffato nel tempo decine e decine di persone con la tecnica delle “case fantasma”: proposte per l’affitto con annunci online e poi mai consegnate agli inquilini che avevano versato la caparra o un anticipo. Le dichiarazioni del lauretano, ex agente immobiliare finito anche al centro di un servizio de Le Iene, sono avvenute nell’ambito del processo terminato ieri di fronte al giudice Elisa Matricardi in cui doveva rispondere di tredici episodi di truffa e un’appropriazione indebita.
Il 42enne, difeso dall’avvocato Rino Bartera, è stato condannato a scontare undici mesi di reclusione. Almeno tre capi d’accusa sono caduti per la remissione di querela da parte delle persone offese. Piergiacomi ha ascoltato il verdetto in collegamento dal carcere di Montacuto, dove è recluso dall’ottobre del 2019 per un cumulo pene legate a fatti analoghi a quelli trattati ieri e facenti riferimento a truffe compiute tra il 2007 e il 2013.
All’epoca delle manette, fatte scattare dai carabinieri di Osimo, il 42enne era in regime di sorveglianza speciale.