Loreto, il cane morto per i botti ha scosso l'opinione pubblica: scatta una petizione

Loreto, il cane morto per i botti ha scosso l'opinione pubblica: scatta una petizione
Loreto, il cane morto per i botti ha scosso l'opinione pubblica: scatta una petizione
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Novembre 2019, 07:05

LORETO - La morte di Sally ha scosso così tanto l’opinione pubblica lauretana che già ieri mattina è stata avviata una raccolta firme contro i botti che si usano a Capodanno. Il destino atroce del pastore australiano di 12 anni, uccisa da un’auto mentre scappava dai petardi sparati da alcuni bambini in via Brecce, ha portato alcuni cittadini a diffondere ieri il testo della petizione da presentare al Comune: «Durante l’anno, non solo ad Halloween, Capodanno o altre feste simili, i ragazzini –si legge nel documento- hanno sempre la possibilità di acquistare ed esplodere fuochi tipo petardi», ma con il loro lancio «si possono provocare infortuni, talvolta con danni gravi e irreversibili a persone e cose, anche nel caso di utilizzo di petardi di libera vendita, in quanto materiali esplodenti in grado di provocare danni fisici, sia agli utilizzatori che ai soggetti che ne siano fortuitamente colpiti».

Cane massacrato da un cacciatore col calcio del fucile: morto dopo 24 ore di agonia

 


Oltretutto «l’uso e l’esplosione di tali prodotti possono provocare danni alla salute anche sotto il profilo dello stress sui soggetti più deboli» e provocano analoghe conseguenze sugli animali, «causando spavento, perdita del senso dell’orientamento e rischio di smarrimento, con pregiudizio per la loro incolumità e per la sicurezza in generale e stradale». I cittadini tramite la raccolta firme chiedono al sindaco Niccoletti «un’ordinanza per vietare che tutto ciò abbia un seguito, ordinanza che molti altri comuni italiani hanno disposto per evitare l’uso e l’esplosione di tali prodotti». Per chi volesse firmarla può fare riferimento a Sara Sacco, Simona Simonetti, Iryna Zaburko o Patrizia Delpiano. Sulla vicenda di Sally si è espresso domenica sera via social anche il suo padrone: «Ormai –ha scritto - viviamo in una società impazzita dove tutto è permesso. Sally non è la prima volta che scappava per paura dei botti». Il proprietario rivela che già una settimana prima Sally era stata ritrovata dai vigili urbani di Recanati a Villa Musone dopo che per ore la sua famiglia l’aveva cercata sotto la pioggia, «con la beffa di un possibile verbale per mancata custodia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA