«Le mamme sceglieranno l’Umbria
sanità più costosa senza sala parto»

«Le mamme sceglieranno l’Umbria sanità più costosa senza sala parto»
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 21:49
FABRIANO -  «Chiusura sala parto di Fabriano, una scelta solo politica e a rimetterci sarà la Regione Marche: le gestanti andranno a partorire all’ospedale di Gubbio e non a Jesi». Lo sostiene l’ex primario del pronto soccorso di Fabriano, Elio Palego, da alcuni anni in pensione. «L’accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010, identifica in un Ospedale con almeno mille parti una struttura adeguata a garantire un standard di qualità e sicurezza a mamma e bambino. Ma questo criterio - dichiara - che ha certo rilevanza per certi tipi di prestazioni specialistiche, che richiedono una costosa dotazione strumentale e soprattutto operatori che eseguano ripetutamente certe procedure, interventi diagnostici e terapeutici, , nel caso di Ostetricia perde un po’ della sua validità, oltretutto impattando con una realtà così frammentata come le Marche, con problemi di viabilità e zone montane». Diversi i motivi per sostenere l’importanza del reparto di Fabriano.

 

«La dotazione strumentale dell’ospedale Profili – spiega– sia sale operatorie che sala parto è sovrapponibile a quella di un grande ospedale. I medici e le ostetriche che operano a Fabriano eseguono lo stesso numero di parti di quelli che operano ad Ancona o a Milano, dove certo i parti sono più numerosi, ma di gran lungo più numerosi sono gli organici che si ripartiscono tale attività. L’ospedale è al momento dotato di Rianimazione, Pediatria, centro trasfusionale, pronto soccorso, ossia di un’organizzazione e servizi che affiancano il punto nascita h24 e gli garantiscono qualità ed efficienza». Poi l’allarme. «Se continuiamo a ventilare la possibilità della chiusura del punto nascita un pediatra o anche un ginecologo cui piace il proprio lavoro, tenderà a preferire di lavorare in una struttura in cui ci siano delle certezze». Intanto la politica si muove. «Siamo pronti a tutto per difendere il punto nascita e a chiedere le dimissioni del Governatore, Ceriscioli». Così gli attivisti e i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Fabriano.
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