Le buche della burocrazia
Appalto fermo da 4 mesi

Le buche della burocrazia Appalto fermo da 4 mesi
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Venerdì 25 Gennaio 2019, 06:15
ANCONA -  L’impasse racconta una storia tutta italiana di come (non) funziona il sistema degli appalti pubblici. Di come la burocrazia dei cavilli sia capace di tenere ferma per mesi un’opera pubblica già finanziata e appaltata da un’amministrazione locale: 233 giorni dopo l’aggiudicazione provvisoria, avvenuta il 6 giugno, e 130 dopo quella definitiva (17 settembre) ancora non si riesce a sapere chi dovrà occuparsi dei lavori di manutenzione straordinaria dell’asfalto della Flaminia nel tratto fra il bypass della Palombella e piazza Rosselli, davanti alla stazione. 

 

Un contratto d’appalto da mezzo milione di euro (ridotto poi a 377mila con il ribasso d’asta) che il Comune non sa ancora se firmare con la Co.Ge.Ca., Costruzioni Generali Calabresi, che si è aggiudicata l’appalto, oppure con la seconda classificata, la cooperativa Cbr di Rimini. Un dubbio in cui a Palazzo del popolo si galleggia da fine settembre scorso, quando il Comune di Ancona, dieci giorni dopo l’aggiudicazione definitiva dell’appalto («essendo state effettuate nei confronti dell’aggiudicatario provvisorio le verifiche dei requisiti di ordine generale, con esito positivo», si legge nella determina) aveva scoperto da canali informali che la Co.Ge.Ca. era coinvolta dal mese di luglio in un’inchiesta della Procura di Castrovillari su presunti appalti pubblici truccati in Calabria, con tanto di arresto del suo socio accomandatario. 

L’Ufficio gare e lo staff legale del Comune si erano subito attivati, contattando la Procura di Castrovillari e chiedendo tra l’altro l’aggiornamento dei carichi pendenti al Tribunale. «Stiamo valutando la revoca con assegnazione dei lavori alla seconda classificata, ma dobbiamo attenerci scrupolosamente a quanto prevede la normativa del Codice degli appalti», diceva già cinque mesi fa l’assessore ai Lavori pubblici Manarini. Ma finora, dalla documentazione arrivata in più riprese dalla Calabria, non risulta formalmente nulla a carico della ditta e da allora la situazione non si è sbloccata e nel frattempo il tribunale del Riesame a ottobre ha dissequestrato i beni di proprietà del socio accomandatario e dei suoi familiari, accogliendo le tesi difensive. Così il Comune ha le mani imbrigliate: senza un atto delle cancellerie penali a cui appigliarsi per procedere a una revoca dell’appalto, rischia ricorsi al Tar e soprattutto un’azione di rivalsa da parte della ditta calabrese. In caso di esclusione illegittima il codice degli appalti prevede in automatico risarcimenti pari al 10% dell’importo dell’appalto più altri voci variabili che possono far salire l’indennizzo al 15-18%. Ma anche firmare il contratto con Co.Ge.Ca. con un’inchiesta penale ancora aperta, sarebbe arrischiato da parte del Comune: oltre alle remore di natura etica, c’è il pericolo di un contenzioso con la ditta seconda piazzata, che potrebbe chiedere i danni imputando all’amministrazione di non aver atteso tutte le certificazioni utili per la revoca dell’aggiudicazione. 

Dunque ancora non si riesce a far partire i lavori di restyling del tratto di Flaminia più vicino alla stazione, il cui iter era stato avviato addirittura dieci mesi fa, con l’approvazione in giunta del progetto definitivo. C’è da augurarsi almeno che sia più spedito l’appalto per i lavori per l’altro segmento della Flaminia, quello tra Torrette e il bypass della Palombella, 1,9 km sempre di competenza comunale ma battuti anche dal traffico pesante tra il porto e l’A14: un intervento da 800mila euro deciso dalla giunta Mancinelli per la messa in sicurezza della strada.
Il 27 dicembre una determina dirigenziale ha avviato la procedura telematica per l’aggiudicazione dell’appalto, con il criterio del minor prezzo mediante ribasso unico percentuale. Tra tutte le imprese che manifesteranno interesse entro l’11 febbraio, ne saranno sorteggiate venti che verranno invitate a presentare un’offerta. Poi ci sarà l’aggiudicazione. Tempi previsti? Per maggio la giunta comunale conta di vedere avviato il cantiere, che dovrà essere completato in 120 giorni. Nella speranza che anche l’altro lotto si sblocchi e entro la prossima estate tutta la Flaminia sia riasfaltata. 

Intanto però, con decine di buche così profonde da finirci dentro con le ruote, servirebbe una manutenzione ordinaria costante. Il Comune precisa che proprio alla Flaminia spetta il record delle manutenzioni delle squadre del Magazzino comunale, con 57 interventi in un triennio, 18 solo nel 2018. Ma dell’ultimo rattoppo dei tappa-buche comunali, eseguito il 27 dicembre scorso, già sembrano essersi perse le tracce. 
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