Falconara, lacrime e dolore per la morte di Frullini: «Ha lottato perchè la malattia non fosse una barriera per nessuno»

Falconara, ladrime e dolore per la morte di Frullini: «Ha lottato perchè la malattia non fosse una barriera per nessuno»
Falconara, ladrime e dolore per la morte di Frullini: «Ha lottato perchè la malattia non fosse una barriera per nessuno»
di Gianluca Fenucci
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 11:41

FALCONARA - Non era certo il respiratore a far sì che Roberto Frullini, morto a 56 anni sabato alle 21 all’ospedale di Torrette, fosse attaccato alla vita in maniera così viscerale e tenace. Frullini era un esempio di generosità, di altruismo e di amore per il prossimo. Malato da quando aveva 3 anni di distrofia muscolare dei cingoli, non si è mai arreso e ha sempre lottato per conquistarsi la stima e la fiducia di tutti. E le testimonianze di affetto, di vicinanza, di profondo dolore che vengono da ogni parte testimoniano più di mille parole che Frullini i suoi obiettivi li aveva raggiunti. 

 
Il ricordo 


«Roberto era una bella persona – dice costernato Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale PD - l’ho sempre apprezzato per la tenacia, il coraggio, l’impegno, la passione.

A lui mi legano tanti ricordi, in particolare relativi ai 5 anni in cui sono stato presidente del consiglio regionale: il percorso per la costituzione a Torrette del centro Nemo, che si prende cura di pazienti con malattie neuromuscolari, a cui teneva tantissimo, i progetti dedicati alle persone affette da disfagia, il confronto sulle politiche della Regione». 


Il dolore 


Antonietta Carlino che da 10 anni era l’assistente domiciliare privata di Frullini è distrutta dal dolore. «Ero le sue gambe, le sue braccia, il suo respiro – dice tra le lacrime - ero perfino il suo termometro perché avvertivo anche quando sentiva freddo prima che lui me lo dicesse. Era molto attaccato alla vita e amava noi, i suoi assistenti personali, si impegnava per i nostri diritti, i miei e quelli di Luca Cocilova, il suo altro assistente fisso. Era vicino a tutti, una persona molto intelligente e spesso si dimenticava di se stesso. Era così preso dal suo lavoro che dovevamo ricordargli perfino di prendere le medicine». Frullini era il leader della Fondazione Paladini che si occupa di malattie neuromuscolari, era stato anche presidente di Confcooperative Federsolidarietà Marche, era presidente della cooperativa Grafica&Infoservice e direttore di Nemo, una grande innovazione all’insegna della sussidiarietà tra pubblico e privato. «Era la persona più buona e generosa che abbia conosciuto – sottolinea Antonietta Carlino – con un carisma incredibile e sempre molto vicino ai giovani: per diversi di loro è stato un’ancora di salvezza».

I messaggi

I messaggi di cordoglio si susseguono: tra i tanti quelli di Mauro Uliassi, chef stellato amico di Frullini e che partecipava attivamente alla raccolta fondi per il centro Nemo. E poi le parole del sindaco Stefania Signorini. «Di Roberto, oltre alla tenacia, mi ha colpito l’impegno decennale portato avanti affinché la malattia non fosse una barriera per nessuno, nel campo del lavoro, della vita sociale, dell’accesso ai servizi. Ha lanciato e guidato progetti, realtà imprenditoriali, fondazioni perché aveva tutte le caratteristiche del leader: intelligente, brillante, lungimirante». 
Cordoglio anche da parte dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Ancona e dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ricorda come Frullini «si è sempre battuto e speso con non comune capacità, intelligenza e leggerezza; perdiamo un uomo intelligente e sensibile». 
Frullini lascia il padre Mario e la mamma Gabriella. La camera ardente è allestita nella casa funeraria Pieroni ed il funerale si tiene domani martedì alle 14,30 presso la chiesa parrocchiale SS.Rosario.

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