Ladri a scuola rubano i computer. Il sindaco va su tutte le furie e chiude i parchi

La scuola De Amicis a Santa Maria Nuova
La scuola De Amicis a Santa Maria Nuova
di Talita Frezzi
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Giovedì 19 Novembre 2020, 05:25

SANTA MARIA NUOVA - Rubati computer nuovi di zecca all’Istituto comprensivo “De Amicis”, il sindaco va su tutte le furie ed emette un’ordinanza di divieto di ritrovo nei parchi a ridosso della scuola.

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I malviventi si sono introdotti all’interno del plesso di via Ravagli al civico 1, che ospita sia le materne che le primarie e medie inferiori. 


Il raid 
Hanno forzato una porta antipanico, poi una volta all’interno sono andati a colpo sicuro: hanno divelto alcuni armadietti, addirittura uno blindato è stato segato con un frullino elettrico, per svuotarli del prezioso contenuto, cioè 14 pc e notebook nuovi di zecca, per un valore di circa 9.000 euro. I computer, acquistati con i fondi del Pon, erano stati consegnati alla scuola giusto martedì ed erano destinati alla didattica a distanza e alle famiglie meno abbienti del paese per far studiare i ragazzi da casa.


Hanno anche divelto una macchinetta del caffè svuotandola delle monetine contenute all’interno (30 euro).

Ad accorgersi del furto, sono stati gli insegnanti e il personale Ata che ieri mattina hanno dovuto sospendere le lezioni e rimandare tutti i bambini e ragazzini a casa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Jesi per il sopralluogo e avviare le indagini del caso. Nel pomeriggio i locali sono stati sanificati e ripristinata la sicurezza dei luoghi. Duro lo sfogo del sindaco Alfredo Cesarini: «Mascalzoni e ladri!!! - scrive sui social - o forse solo una ragazzata?… e ragazzi lo siamo stati tutti, come dice qualcuno! Oggi lezioni sospese per sanificazione. Non bastava l’epidemia, ci volevano anche mascalzoni e ladri a complicare di più le cose. Provvederemo ad emettere subito con decorrenza da oggi una ordinanza di divieto di ritrovo nelle vicinanze di tutte le scuole (giardini e aree adiacenti) dalle ore 17 alle ore 22 (dopo questa ora vige l’ordinanza ministeriale)». Continua lo sfogo del sindaco sui social. «Raccomandiamo comunque ad ognuno il senso civico nel segnalare alle forze dell’ordine chiamando il 112 o il 113 i comportamenti sospetti di persone e auto sospette». Un furto analogo è stato consumato il 20 ottobre a Jesi alla scuola media Leopardi. 

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