Baci e abbracci, poi via con catenine e orologi. Uno dei colpi nelle Marche porta però la ladra in carcere

Baci e abbracci, poi via con catenine e orologi. Uno dei colpi nelle Marche porta però la ladra in carcere
Baci e abbracci, poi via con catenine e orologi. Uno dei colpi nelle Marche porta però la ladra in carcere
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Settembre 2021, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 11:28

OSIMO - Baci e abbracci e la vittima veniva alleggerita mentre la donna spariva con il complice. Ma alla fine l'indagine, coordinata prima dai magistrati della Procura della Repubblica di Ancona e poi da quelli di Benevento, dei carabinieri della Compagnia di Osimo ha portato alla scoperta della ladra seriale. E questa mattina è stata eseguita, in provincia di Caserta, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento, nei confronti di una donna 55enne, cittadina iraniana, in quanto - si legge in una nota degli investigatori - gravemente indiziata di “Concorso in furti aggravati”.

L’indagine era partita a novembre del  2020 da un furto a Camerano. Con la tecnica dell’abbraccio la donna, con la complicità di un uomo, dopo aver scelto la vittima, l'aveva avvicinata con la scusa di chiedere informazioni per un centro commerciale. Ottenute le indicazioni, l’indagata abbracciava l’anziana in segno di ringraziamento e, con azione fulminea, le sfilava il girocollo in oro.

Non  solo: si era appropriata anche dell’orologio e per ringraziarla le consegnava un sacchetto con all’interno una catenina risultata poi essere di ferro. Con il complice che l'aspettava in auto, la donna è poi sparita in un lampo.

LEGGI ANCHE

Buongiorno, mi riconosci?». E sfila i gioielli agli anziani: doppio colpo di una giovane che usa la tecnica dell’abbraccio

L'auto scura era stata però "catturata" dalle immagini di alcune telecamere controllate dai carabinieri che sono risaliti poi alla coppia, con una lunga sfilza di precedenti commessi sempre con la stessa tecnica. L’estensione dell’attività investigativa ha consentito in seguito di individuare altri soggetti dediti alle stesse attività, accomunati tra loro dal vincolo di parentela. Nello specifico, costoro si sono resi responsabili di almeno 10 episodi delittuosi, perpetrati in tutt’Italia, segnatamente nelle province di Ancona, Benevento, Pesaro, Rimini, Pescara, L’Aquila, Catanzaro, Chieti e Siena. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA