La vacanza a Ibiza che sognava da tempo
finisce in tragedia: Luca muore a 20 anni

La vacanza a Ibiza che sognava da tempo finisce in tragedia: Luca muore a 20 anni
4 Minuti di Lettura
Martedì 1 Ottobre 2019, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 10:01

OSIMO - È finita in tragedia la vacanza da sogno tanto attesa ad Ibiza. Un bagno in mare domenica pomeriggio è stato fatale a Luca Pezzolesi, 20 anni, residente a San Biagio. Era partito giovedì per l’isola delle Baleari con l’amico Andrea Giovagnoli, 25 anni, anche lui osimano. I due giovani sarebbero dovuti rientrare oggi in Italia, ma sul volo da Ibiza partirà solo Andrea. Per Luca il destino ha previsto la sorte peggiore: annegato da solo in mare e ritrovato circa 20 ore dopo. 

 

Erano le 17 di domenica quando il 20enne ha deciso di farsi un bagno a Platges de Comte, spiaggia nel comune di Sant Josep. Ma qualcosa è andato storto, tanto che Luca è subito scomparso nelle acque che non sembravano neanche mosse. Immediate sono partite le richieste di aiuto da parte dell’amico presente in spiaggia, il primo a cercarlo salendo sulla scogliera. Con lui ci hanno provato invano alcuni bagnini e poi la Guardia Civil spagnola. Nel giro di mezz’ora sono partite le ricerche con i mezzi della protezione civile, sia in mare che in aria con i droni. 

Ma di Luca non si è trovata traccia per ore. Le ricerche sono poi riprese ieri mattina fino a che, verso le 13, i mezzi del soccorso marittimo hanno ritrovato il cadavere a 5 metri di profondità, non distante dalla spiaggia dalla quale Luca aveva deciso di fare il bagno. Il corpo è stato trasferito all’Istituto Anatomico Forense di Ibiza in attesa dell’autopsia che si dovrebbe svolgere oggi. L’amico Andrea sconvolto ha chiamato subito domenica sera i genitori di Luca, Sauro e Simonetta, che si sono rivolti al commissariato di polizia di Osimo per chiedere aiuto denunciando la scomparsa ad Ibiza del figlio. La Farnesina si è attivata chiedendo l’intervento del Consolato in Spagna, che ieri nel primo pomeriggio ha dovuto avvisare la famiglia in Italia del tragico ritrovamento del corpo in mare dopo ore di ricerche.

Tifoso dell’Inter, appassionato di musica techno, Luca amava pescare e sapeva nuotare. Andrà quindi accertato con l’autopsia la causa del suo annegamento, se ha battuto nella scogliera, se ha avuto un malore o se non fosse completamente lucido dopo aver fatto un aperitivo con gli amici in spiaggia. Luca abitava con i genitori e la sorella maggiore, Alessia, in una palazzina di via Manzoni a San Biagio, vicino al centro commerciale della frazione. Qui la notizia ieri pomeriggio è corsa subito velocemente con gli amici che in serata si sono ritrovati per darsi forza tutti insieme e stringersi al dolore della famiglia Pezzolesi. Luca aveva frequentato l’Ipsia a Osimo per poi concludere gli studi all’Istituto Leonardo a Civitanova. Dopo il diploma aveva cambiato diversi lavoretti, l’ultimo da poco lasciato in un mollificio di Castelfidardo nel quale era entrato con una agenzia esterna. Da ragazzino aveva giocato a calcio con la Conero Dribbling a Osimo Stazione per poi darsi al calcetto a Candia. 

Alfredo Stronati, segretario e responsabile del settore giovanile della Conero Dribbling è stato un suo allenatore: «L’ho seguito fino ai Giovanissimi, lo ricordo come un ragazzo per bene, molto discreto e rispettoso, anche fuori dal campo. Era un buon centrocampista, forse fin troppo modesto caratterialmente, a volte sembrava non credere molto nelle proprie qualità.

Siamo tutti sconvolti da questa notizia, la vita di un 20enne non può finire così». Il presidente dell’Osimo Stazione Conero Dribbling, Stefano Orlandoni, ieri ha ricordato che «Luca è cresciuto con noi fin da piccolino, tre anni fa eravamo andati anche a trovarlo in ospedale dopo che rimase ferito in un incidente in moto, era un bravo ragazzo, chiederemo alla Figc di giocare la prossima gara con il lutto al braccio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA