L’irruzione dell’ex marito violento
Smonta il portone per vedere i figli

L’irruzione dell’ex marito violento Smonta il portone per vedere i figli
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Martedì 3 Settembre 2019, 04:59
OSIMO - Ha perfino smontato il portone di casa pur di entrare forzatamente e vedere i figli, che da due anni gli sono stati allontanati per le violenze famigliari di cui è accusato. In barba a quel provvedimento che gli vietava di avvicinarsi alla ex moglie e ai tre figlioletti, un uomo di origini marocchine è tornato a spaventarli finendo di nuovo nei guai. Lo scorso weekend ha architettato un piano per vedere di persona i suoi tre bambini, che abitano con la mamma in un appartamento di Casenuove. 

 

Si è presentato a casa loro a tarda sera, ha smontato i pannelli del portone di ingresso, sia esterno che interno, in modo da poterlo aprire semplicemente allungando la mano e usando la maniglia. Così la ex moglie, anch’essa marocchina, se lo è trovato di fronte e terrorizzata si è chiusa in camera da letto riuscendo a portare con sé i figli di 10, 8 e 4 anni. Da lì ha intimato l’uomo di andarsene e ha chiamato i soccorsi. Gli agenti del commissariato di Osimo sono intervenuti prima che fosse troppo tardi. Hanno allontanato l’uomo, che non ha opposto resistenza, denunciandolo per inottemperanza al provvedimento dell’autorità giudiziaria, alla quale ora è stato segnalato il caso come prevedono le norme appena varate dal cosiddetto Codice Rosso. La Procura dunque valuterà se aggravare le misure cautelari nei confronti del marocchino a salvaguardia della ex moglie e dei tre bambini, verso i quali in passato era stato violento non solo verbalmente. La sua condotta verrà anche sottoposta all’ufficio immigrazione della Questura per verificare se sia compatibile con la permanenza in Italia.

Intanto dopo l’ennesimo caso di violenza ai danni di una donna la consigliera comunale delegata alle Pari opportunità, Eliana Flamini (Pd), evidenzia che «anche il nostro territorio non è esente da questo fenomeno, per fortuna cresce la consapevolezza negli enti di lavorare a supporto delle vittime, ma anche al contrasto delle ragioni che generano la violenza, in primis culturali». Flamini ricorda che l’amministrazione comunale si è spesa «affinché si accresca in ogni luogo la cultura, ci sia più informazione, supportando l’intento dell’Ambito Sociale di implementare la Rete Antiviolenza».

Un servizio questo che l’Ats 13 svolge in tutta la Valmusone con l’ausilio degli enti preposti, come pronto soccorso, forze dell’ordine, scuole, assieme ai quali ha avviato un percorso formativo che porterà ora ad un protocollo sulle modalità operative di aiuto alle donne vittime di violenza. Il Comune ha riattivato dal 2017 lo sportello gratuito Informadonna per supportare le donne e renderle indipendenti e attive, «più forti quindi nell’evitare di cadere in qualsiasi sopruso, non solo fisico, ma anche morale e lavorativo», sottolinea Flamini. All’Informadonna di via Fonte Magna 10 è presente martedì mattina e giovedì pomeriggio personale specializzato, sempre attivo invece il numero 0717249246.
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