JESI Sono ben 5.280 i cani che risultano presenti a Jesi. E nei primi 8 mesi del 2023, con agosto ormai agli sgoccioli, sono già state 56 le sanzioni elevate dalla Polizia locale o per mancanza del microchip identificativo o per violazioni delle regole di corretta detenzione dell’animale. A rendere noti i dati è l’amministrazione comunale. Sono stati 109 i microchip sottoposti a controllo «ma sono diversi gli interventi effettuati anche su segnalazione dei cittadini» evidenziano dal Comune.
La presenza sul territorio
«Proprio per la tutela dell’animale e nel rispetto della convivenza civile, l’unità operativa specializzata nel Benessere Animale, di cui è responsabile il commissario Anna Grasso, è periodicamente presente sul territorio, con servizi sia in divisa che in borghese, per accertare che i cani vengano mantenuti sempre in condizioni adeguate», spiega il Comune.
In tutto il 2022 erano stati 85 i sopralluoghi che in tema di rispetto del benessere animale avevano dato luogo all’accertamento di 35 verbali di natura amministrativa, uno di natura penale e all’emanazione di due ordinanze sindacali. «L’attività finalizzata a garantire il benessere animale - ricorda l’assessore all’Ambiente, Alessandro Tesei - continuerà ad essere svolta periodicamente con controlli pianificati, nel rispetto del regolamento di Polizia urbana e della normativa regionale che dispone che chiunque detenga animali da affezione deve averne cura sia per la loro tutela sia nel rispetto di tutti i cittadini, in quest’ultimo caso con particolare riferimento alla tenuta del guinzaglio e alla raccolta delle deiezioni». Nell’ultima revisione del regolamento c’è la formalizzazione dell’obbligo, già introdotto con una precedente ordinanza, di portare un sacchetto per raccogliere e gettare le deiezioni solide e un contenitore con acqua per diluire le liquide, oltre all’obbligo di condurre l’animale al guinzaglio con estensione massima di un metro e mezzo e avere con sé una museruola da applicare su richiesta dell’Autorità e nel caso di rischio per persone o altri animali. Altro argomento caldo resta quello della disponibilità di aree di sgambatura adeguate. Di recente è stata la rappresentante in Consiglio di FdI Chiara Cercaci a richiamare l’attenzione sulla zona verde di via del Burrone, dove «vi è da anni il problema di un’area non recintata, dove spesso gli animali sfuggono al controllo dei padroni». L’assessore Tesei: «Dopo una decina di confronti coi residenti, identificata una zona che a breve, auspico entro l’anno, sarà recintata e diventerà l’effettiva area cani, senza più fastidio per chi passeggia».
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