Al via i lavori per il Centro Alzheimer: il primo regalo di Morosetti alla città

Al via i lavori per il Centro Alzheimer: il primo regalo di Morosetti alla città
Al via i lavori per il Centro Alzheimer: il primo regalo di Morosetti alla città
di Fabrizio Romagnoli
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Giovedì 1 Ottobre 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 08:11

JESI  - Al via, finalmente, la realizzazione della nuova sede per il Centro Alzheimer in via Finlandia. Dal fine settimana, con l’allestimento del cantiere, comincerà a prendere forma il primo regalo alla sua città d’origine fatto, ancora in vita, dal vignettista e umorista Cassio Morosetti, che all’operazione destinò una donazione di 800mila euro.

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Quanto al secondo imponente lascito di due milioni di euro al Comune di Jesi di Morosetti, scomparso all’età di 97 anni lo scorso marzo a Milano, proseguono verifiche e approfondimenti da parte degli uffici e presso la Sovrintendenza per capire se possa essere tecnicamente possibile, come richiesto dal testamento del caparbio concittadino, riuscire entro il 22 luglio del prossimo anno a concretizzare spostamento e messa in funzione della fontana dei leoni di Piazza Federico II nella sua antica sede di Piazza della Repubblica.

Quanto al Centro Alzheimer, saranno nove i mesi di tempo a disposizione della ditta aggiudicataria dell’appalto per completare l’opera: un edificio di 600 metri quadrati, distribuiti su un unico piano, con fondamenta in calcestruzzo, struttura in legno e soluzioni architettoniche appositamente studiate tenendo conto della tipologia degli ospiti. Questi ultimi saranno, a Centro messo in funzione, dai 15 ai 20. Per la progettazione il Comune di Jesi si è avvalso della consulenza di Tesis, centro di ricerca sui sistemi e sulle tecnologie per le strutture sanitarie sociali e della formazione del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Tesi - che ha anche elaborato per la Regione Toscana le “linee guida per la progettazione di strutture assistenziali destinate ai malati di Alzheimer” - ha validato il progetto proposto per la struttura di Jesi ritenendolo perfettamente aderente alle finalità previste. La struttura sarà poi girata all’Asp Ambito 9 per l’affidamento in gestione.

L’immobile sorgerà al posto dell’edificio che in via Finlandia ospitava fino al 2016 l’asilo Cepi, abbandonato per motivi di sicurezza a seguito degli accertamenti post sisma e infine demolito lo scorso febbraio. All’atto di donazione il Comune si è impegnato alla realizzazione dell’intervento in tre anni. Per questo nell’aprile scorso, a fronte del blocco dovuto all’emergenza sanitaria che aveva costretto più volte a rinviare e allungare i termini di scadenza per la presentazione delle domande, il Comune ha preferito revocare la prima gara d’appalto che era stata indetta e ripartire, con un nuovo bando e un nuovo cronoprogramma, rimodulati per «accelerare nell’interesse collettivo dell’ultimazione dell’opera». Le circostanze, avevano spiegato da piazza Indipendenza, avevano «carattere di estrema eccezionalità ed erano del tutto imprevedibili sia al momento della sottoscrizione dell’atto di donazione sia al momento della progettazione e della definizione della procedura».

Se ne è preso atto e si è valutato fattibile ridurre la durata dei lavori, compensando l’allungamento della gara. Così da «avere completata l’opera nel più breve tempo possibile con indubbi vantaggi per la collettività e in linea con la volontà del donante».

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