Park pieni e multa: Alessia, beffa doppia e tanta rabbia: «Ti fa sentire in colpa di essere disabile»

Park pieni e multa: Alessia, beffa doppia e tanta rabbia: «Ti fa sentire in colpa di essere disabile»
Park pieni e multa: Alessia, beffa doppia e tanta rabbia: «Ti fa sentire in colpa di essere disabile»
di Talita Frezzi
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Sabato 19 Febbraio 2022, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:42

JESI  - Parcheggi gialli per portatori di handicap puntualmente occupati. E lei, la guerriera jesina Alessia Polita, ex campionessa di motociclismo, che sulla sedia c’è costretta dopo lincidente sulla pista di Misano del 2013, deve arrabattarsi per posteggiare la macchina. E si becca pure la multa.

«La società certe volte ti fa sentire in colpa ad essere disabile», ammette amaramente affidando il suo sfogo ai social, tra rabbia e indignazione. «Oggi (giovedì, ndr.) sono andata in centro – racconta Alessia – e partiamo dal presupposto che per un disabile in carrozzina che è ben diverso da un disabile che deambula, trovare un parcheggio è peggio di cercare un ago in fondo all’oceano». 


Continua: «I pochi parcheggi che ci sono, sono occupati da macchine con le quattro frecce o da gente che non ha il cartellino.

Come sempre mi reco verso il parcheggio delle Grazie perché è l’unica zona meno pericolosa per scendere…». In centro, come nei centri commerciali, la sosta selvaggia sugli stalli gialli è una pessima abitudine. «Quando sono andata al supermercato Arcobaleno ho visto due signori che risalivano in macchina, ovviamente nel parcheggio disabili senza cartellino - ricorda ancora arrabbiata - li ho ripersi e mi hanno risposto: “Tu non sai chi sono io! Io sono un finanziere” E io non ho potuto che rispondere: “bene, doppio cog....e!“». 


Tornando alla passeggiata impossibile in centro, i parcheggi erano tutti occupati «e non avendo alternative l’ho messa dove non c’erano le righe e mi sono presa una bella multa. D’accordo. Ma se vedi un cartellino disabili, ci vorrebbe un minimo di buon senso». Alessia è un fiume i piena. «Non sono i 40 euro di multa perché non mi cambia la vita. Ma quello che la gente non capisce è che una persona in sedia non ha alternative di parcheggio, abbiamo una sedia con le complicazioni che ci portiamo dietro». «Alessia ha perfettamente ragione perché purtroppo il vizio di mettere le auto nei posti dei disabili ma anche dove si ostacola il passaggio pedonale è diffuso» ammette l’Amministrazione comunale, rendendo noto anche che da gennaio ad oggi la Polizia locale ha già fatto 18 sanzioni per veicoli nello stallo dei disabili (con sanzioni che vanno da 168 a 672 euro e sei punti decurtati sulla patente) e 108 per i divieti di sosta su strisce pedonali e marciapiedi. 


«Ma quando lei ha ricevuto la multa era perché intralciava la circolazione e anche un’altra vettura era stata multata, non si poteva fare altrimenti - precisano -. La Polizia locale, arrivata in un secondo momento, aveva trovato lo stallo dei disabili vuoto. Ma se avesse segnalato lei, la Polizia locale sarebbe intervenuta e avrebbe sanzionato». Altro nodo quello delle barriere architettoniche: esiste una legge del 1986 che impone ai Comuni di redigere il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). «Dopo 30 anni, solo questa Amministrazione se ne è fatta carico - fanno sapere da Palazzo - il piano prevede interventi tra 500 e 700mila euro per rendere pienamente accessibili i 30 edifici scolastici della città, che saranno sistemati grazie anche a parte dell’eredità Morosetti. Poi, oltre a questi, il Piano ha verificato che servono tra i 2 e i 2,5 milioni per eliminare ostacoli dai percorsi pedonali individuati nello studio: sistemazione di strettoie, rampe inadeguate, gradini, semafori, attraversamenti pedonali fittizi. Stiamo intervenendo grazie a un contributo dell’eredità Cesarini.

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