Fermati due spacciatori ventenni jesini traditi dall'auto: era sempre nei luoghi dello spaccio

Fermati due spacciatori ventenni jesini traduti dall'auto: era sempre nei luighi dello spaccio
Fermati due spacciatori ventenni jesini traduti dall'auto: era sempre nei luighi dello spaccio
di Talita Frezzi
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Martedì 1 Marzo 2022, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 11:45

JESI  - La macchina su cui viaggiava era sempre presente nei luoghi dello spaccio, quelli dove i soliti consumatori di droga erano soliti ritrovarsi. Ed è proprio quella presenza assidua, troppo, ad aver insospettito gli investigatori del Commissariato di Osimo - diretti dal dottor Stefano Bortone - che partendo dal loro territorio di competenza come ombre nella notte hanno seguito le mosse del 23enne jesino (B.O.le iniziali) fino a scovare i suoi “giri”. Giri che portavano fino al centro storico di Jesi, fulcro della movida e del movimento di potenziali acquirenti. Sì perché le indagini hanno fatto emergere a carico del 23enne un’intensa attività di spaccio per la quale è stato arrestato. 


Ieri pomeriggio, il Gip del tribunale di Ancona, in videoconferenza con il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Osimo (per via dell’emergenza sanitaria) ha convalidato l’arresto di B.O.

e del suo amico, C.A. 2oenne. I due ragazzi, italiani e residenti a Jesi, sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacente destinata allo spaccio. L’operazione è scattata nella tarda serata di sabato, un servizio di polizia mirato alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti.


I poliziotti hanno dapprima seguito B.O. per via di quella macchina avvistata nei giorni antecedenti nei luoghi dello spaccio. Lo hanno seguito a ridosso del centro storico di Jesi, dove si presume dovesse incontrare i suoi giovani acquirenti. Lì è scattato il controllo con la perquisizione personale e veicolare. Il ragazzo, incensurato, è stato trovato in possesso di oltre 4 etti di hashish suddiviso in panetti, qualche grammo di cocaina e denaro contante pari a 340 euro provento di precedenti illecite cessioni. E’ stato dunque arrestato. Ma l’attività non si è fermata lì, perché l’auto su cui il 23enne viaggiava non era sua: risultava di proprietà di un 20enne jesino.


Nella stesso serata di sabato gli agenti hanno deciso di effettuare una perquisizione d’iniziativa per la ricerca di droga presso il domicilio del ventenne C.A., essendoci fondato motivo di ritenere che i due fossero complici e che potesse occultare nella propria abitazione altra droga. L’intuito investigativo ha premiato gli operanti. Nel corso di una minuziosa perquisizione eseguita con l’ausilio del personale del Commissariato di Polizia di Jesi, esplorando ogni angolo della casa, è stato rinvenuto un ulteriore discreto quantitativo di sostanza stupefacente: 3 etti circa, suddivisa in panetti e pezzi grossolanamente tagliati, ma anche diversi bilancini di precisione, una lampada utilizzata per la coltivazione in casa di piantine di marijuana, tantissimi involucri in cellophane e nastro adesivo utilizzati per confezionare panetti di hashish.


E’ spuntato anche altro denaro contante, 8.500 euro frutto dell’illecita attività. Al termine della perquisizione, a notte inoltrata, anche il 20enne è stato arrestato per possesso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tutto il materiale rivenuto è stato sequestrato. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida svolta ieri pomeriggi. Il Gip ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari, con divieto di uscire senza autorizzazione e di comunicare con persone diverse dai conviventi. 

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