JESI - Ancora in piedi resta solo l’ultimo moncone dei due grandi plessi che guardavano viale della Vittoria. Già entro la fine della prossima settimana della gran parte di quello che era l’ospedale civile potrebbero essere rimaste solo le macerie di cui completare trasporto e smaltimento. Un’operazione di abbattimento che, una volta entrata nel vivo a partire dallo scorso gennaio, ha marciato spedita nei tempi. E che da diverse settimane sta richiamando curiosità e attenzione da parte di tanti cittadini attorno al cantiere, specie ora che è stata recuperata una maggiore libertà di circolazione.
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I mezzi meccanici procedono con l’ausilio di getti d’acqua per contenere le polveri.
L’ex Civile è stato abbandonato nel 2014, col completamento del trasferimento al Carlo Urbani dell’attività ospedaliera, ma vi sono rimaste attive fino ai primi mesi del 2018 le cucine. L’iter del progetto - redatto dalla Bartolini Ingegneri Associati e validato per l’Asur dal responsabile del procedimento ing. Claudio Tittarelli, dirigente dell’U.O.C Patrimonio e nuove opere dell’Area Vasta 2- lo ha visto passare per la verifica di una società terza, oltre che per una serie di operazioni propedeutiche quali la rimozione di attrezzature, suppellettili, macchinari dismessi, interventi di bonifica che hanno prevalentemente riguardato l’eliminazione di amianto. Servirà invece un nuovo bando per appaltare, più avanti, la demolizione anche di quello che era il laboratorio analisi affacciato col suo giardinetto su Corso Matteotti.
A quel punto della tradizione della presenza ospedaliera in centro, iniziata a metà del ‘700, sarà rimasto solo l’edificio vincolato sul Corso. Un contenitore al quale dare una destinazione futura, come pure a tutta l’area che resterà sgombra. Per ora, la superficie sarà destinata a parcheggio.
«Pezzo dopo pezzo sta venendo giù l’ex ospedale - dicono dal Comune- i lavori stanno procedendo a ritmo spedito. Malgrado da tempo si attendesse questo intervento, resta pur sempre la malinconia nel vedere scomparire il luogo dove quasi tutti noi siamo nati. L’Asur - che sta procedendo e che in futuro dovrà condividere con il Comune un piano di recupero - concederà nel frattempo lo spazio ad uso pubblico per un grande parcheggio gratuito a servizio del centro». Forze politiche, ex sindaci come Vittorio Massaccesi e Gabriele Fava, addetti ai lavori e esponenti di categorie e mondo della cultura hanno già chiesto un concorso di idee.