JESI - Il malore improvviso, la disperata corsa all’ospedale Carlo Urbani. I medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita. Inutilmente. Si è spento a 53 anni Paolo Bartolini, socio dell’omonima scuola guida di famiglia in via Vittorio Veneto, a due passi dall’Arco Clementino. Uno choc per la comunità e per i tanti che gli volevano bene. Un uomo di una straordinaria simpatia, affabile, sempre pronto ad aiutare gli altri.
Con un ultimo, grande gesto di generosità, ha donato gli organi: l’espianto è avvenuto l’altra notte, dopo la drammatica conferma della morte cerebrale, accertata dai medici che l’avevano in cura.
Alcuni giorni fa aveva accusato un malore improvviso, che l’ha portato a perdere i sensi. Immediati i soccorsi del 118. Portato all’ospedale Carlo Urbani, purtroppo la diagnosi dei medici ha gelato i familiari: le speranze che si salvasse erano ridottissime. Sabato, la drammatica notizia della morte che ha gettato nello sconforto l’intera comunità jesina. Gestiva infatti una storica autoscuola in centro, insieme alla sorella Cristiana.
Oggi sarà il giorno più straziante, quello dell’ultimo addio al 53enne. I funerali si terranno alle 16 nella chiesa parrocchiale del Divino Amore. Bartolini lascia il nipote Fabio, il cognato Stefano, i familiari e tantissimi amici con cui aveva stretto un legame indissolubile.