Turisti, aperture extra e saldi: il commercio può respirare

Turisti, aperture extra e saldi: il commercio può respirare
Turisti, aperture extra e saldi: il commercio può respirare
di Talita Frezzi
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Lunedì 31 Agosto 2020, 07:55

JESI  - Saldi iniziati in ritardo per via del lockdown, manifestazioni cancellate, morale un po’ basso ma poi per fortuna a salvare il commercio jesino ci pensano i turisti, sia stranieri che italiani. E le aperture straordinarie, ogni giovedì di luglio fino a mezzanotte, sono state un buon invito a passeggiare, curiosare, comprare. Anche se non tutti i negozi hanno aderito. 

«I saldi sono iniziati il primo agosto, un mese dopo a causa dello stop per via del Covid, ma molte attività avevano già effettuato delle vendite promozionali per cui è difficile ora sia tracciare un bilancio dell’andamento dei saldi che fare un paragone rispetto allo scorso anno. Anche il commercio risente del momento che stiamo vivendo», la riflessione è di Marco Broglia, titolare di “Cotton Club” ed ex presidente di JesiCentro, carica che ancora non è stata rinnovata.

 
Nelle Marche i saldi sono iniziati il primo agosto, ma la Regione ha permesso vendite promozionali anche nei 30 giorni che precedono la data di inizio delle svendite. Opportunità di cui tantissimi commercianti hanno approfittato. «Dal punto di vista commerciale i saldi sono ancora soft, si protrarranno ben oltre agosto quando solitamente invece terminavano - continua Broglia - la nota positiva è che c’è stato comunque molto passeggio per il corso. Chiaramente il fatto che gli eventi di punta dell’estate siano stati annullati per il Covid, non ha favorito il commercio, che beneficiava del flusso di gente che partecipava. Ma a compensare ci hanno pensato le aperture serali di luglio, ogni giovedì fino a mezzanotte, che hanno favorito il passeggio, lo struscio e anche gli ingressi delle persone in quei negozi che hanno scelto di restare aperti e approfittare di questa opportunità». 
L’afflusso
Nei negozi non c’era mai troppa gente (anche per via delle disposizioni sanitarie sul contenimento del Covid), per cui «come sempre accade qualcuno ha lavorato, qualcuno no - sottolinea Broglia - Si è lavorato a macchia di leopardo, diciamo. Ho notato una ripresa dei negozi che lavorano nel settore della cerimonia e il wedding, perché con il ritorno delle cerimonie, specie approfittando dei saldi, i commercianti di quel settore hanno lavorato un po’ e ne sono molto contento rispetto alla situazione drammatica di mesi fa». 
Le presenze
Ma c’è anche un aspetto turistico da sottolineare. «Il passeggio in centro, la “vasca”, ha consentito agli jesini di vivere la città, ha giovato al commercio - continua Marco Broglia - e poi, nota molto positiva, da metà luglio in poi abbiamo assistito a un vero boom di turisti, molti di più dello scorso anno. Importanti anche le presenze registrate in città nel weekend di Ferragosto, di cui la stragrande maggioranza provenienti dal resto d’Italia». Parliamo di oltre 200 unità, secondo i dati forniti dall’Ufficio Turismo del Comune e ricalcati sul numero complessivo dei visitatori dei Musei Civici di Palazzo Pianetti, Museo Colocci e dello Studio per le Arti della Stampa. 

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