«Ridammi il portafoglio». A Jesi scoppia la zuffa in stazione tra due uomini

«Ridammi il portafoglio». A Jesi scoppia la zuffa in stazione
«Ridammi il portafoglio». A Jesi scoppia la zuffa in stazione
di Talita Frezzi
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 08:10

JESI Allarme ieri mattina verso le 9,45 per una accesa lite tra due uomini, di cui uno rimasto ferito tanto da richiedere al 112 l’intervento dell’ambulanza della Croce verde. Teatro dell’alterco, sfociato poi in calci e pugni, la stazione ferroviaria di viale Trieste. Sul posto sono intervenuti sia i sanitari che i Carabinieri, i quali hanno identificato i due uomini – due clochard egiziani che poco prima erano stati allontanati da Fano – e chiarito le circostanze della lite, di cui, sulle prime era stata anche ventilata tra le ipotesi che potesse trattarsi di una rapina. Invece si è tutto ridimensionato.

Sembra che i due, conoscenti, avessero già litigato in precedenza, proprio mentre si trovavano a Fano, a causa di un portafogli “sparito”. Velatamente (ma neanche troppo) l’uno avrebbe accusato l’altro di averglielo preso, accusa ovviamente respinta con fermezza dal connazionale che avrebbe detto di non aver mai visto il portafogli in questione. Quando poi si erano ritrovati casualmente a girovagare per la stazione ferroviaria di Jesi, la questione è riemersa prepotentemente, magari alimentata anche da vecchie ruggini, e insieme alle accuse sono volati pure due pugni e un calcio, almeno a detta di uno dei litiganti, un 25enne, che si è fatto medicare al Pronto soccorso del Carlo Urbani. L’uomo è stato accompagnato con l’ambulanza della Croce verde e gli è stato attribuito un codice di bassa gravità. L’altro, identificato dai militari, si è poi allontanato a bordo di un treno. L’episodio del portafogli non sembra aver trovato alcun riscontro nella versione fornita dall’altro uomo, che ha anche negato di aver picchiato il connazionale. Tuttavia in pochi minuti, con l’intervento tempestivo dei militari, la situazione è tornata alla normalità. A lanciare l’allarme al numero unico 112 sembra sia stato un passante che aveva notato i due uomini litigare con toni sempre più aspri e aveva temuto che le cose potessero degenerare. 
 

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