Fiorella uccisa da Michel, domani al funerale anche il marito Italo gravemente ferito

Jesi, Fiorella uccisa da Michel, domani al funerale anche il marito Italo gravemente ferito
Jesi, Fiorella uccisa da Michel, domani al funerale anche il marito Italo gravemente ferito
di Talita Fezzzi
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Giovedì 9 Luglio 2020, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 02:36

JESI - Saranno celebrati domani pomeriggio alle ore 18 nella chiesa di San Giuseppe i funerali di Fiorella Scarponi, la 69enne aggredita e uccisa all’alba di venerdì nella sua abitazione di via Saveri dal vicino di casa, Michel Santarelli, affetto da problemi psichici. Ci saranno molte persone, nei limiti consentiti in questa situazione d’emergenza, a dare l’ultimo saluto alla cara Fiorella, anima gentile del quartiere.

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Ma soprattutto ci sarà il marito Italo Giuliani, stoico presidente della Polisportiva Libertas, rimasto gravemente ferito in quell’alba di sangue. Ce la metterà tutta per accompagnare la sua Fiorella nell’ultimo viaggio, loro che hanno condiviso tutto, sempre. E che prima di questa terribile storia erano sempre stati l’uno al fianco dell’altra.
 
«Babbo è molto provato, avrà bisogno del sostegno di tutti adesso – dicono le figlie addolorate e preoccupate per il genitore – finora ha affrontato ogni battaglia con mamma accanto, sarà durissima per lui». La famiglia per ricordare la grande bontà d’animo di Fiorella, ha promosso una raccolta fondi – sia con donazioni dirette in chiesa che tramite bonifico – da destinare allo Iom di Jesi e Vallesina. «I medici e infermieri dello Iom hanno accompagnato per mano i nostri genitori durante il periodo della malattia oncologica di babbo, sono stati impagabili». Italo Giuliani ne ha passate tante nella vita. Lo dicono sempre anche le sue tre figlie Tiziana, Ilaria e Marta: guai con la salute, problemi per la Libertas, burocrazia e difficoltà. Ma riusciva a superare tutto col sorriso, sorretto dalla consorte che era la sua forza e la sua spalla fidata. Ora per Italo sarà una prova difficilissima e se finora la città, il mondo dello sport regionale e nazionale non sono mancati nel manifestare affetto e solidarietà, dovranno continuare a dimostrarli anche dopo, quando il silenzio calerà e la vita di tutti i giorni dovrà riprendere il suo ingranaggio. E se la vicenda ha sollevato commozione per la famiglia Giuliani, l’opinione pubblica come sempre accade si divide e sui social è facile lasciarsi andare a commenti e giudizi. C’è chi comprende il dolore e la rabbia delle figlie di Italo, ma anche chi implora pietà per Michel Santarelli, con la vita rovinata per sempre a 25 anni da un gesto folle. Per taluni Michel è malato, incapace di comprendere la realtà, va curato e aiutato in una struttura specifica. Per altri invece non essendo interdetto, è solo un killer per il quale vanno chieste pene esemplari. La medaglia ha sempre una doppia faccia. Ma di certo in questa orrenda storia sono tante le vite spezzate, troppe in un solo momento. Il dolore è grandissimo per tutti. 

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