Jesi, molesta e aggredisce la collega:
lei si difende con lo spray urticante

Jesi, molesta e aggredisce la collega: lei si difende con lo spray urticante
di Talita Frezzi
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Domenica 31 Marzo 2019, 04:55
JESI - Più di un’infatuazione, una vera e propria ossessione. Questo era diventata per lui quella ragazza, giovane collega di lavoro, che incontrava tutti i giorni nello stabilimento dove lavorano entrambi come operai. Teatro della love story non corrisposta, che ha rischiato di finire in dramma, un’azienda della zona industriale della città. La ragazza, di avere una storia con quel collega, non voleva proprio saperne. Anzi, per evitare le sue continue e non gradite avances, cercava di defilarsi quando era nei paraggi e di evitare di incontrare il suo sguardo insistente quando tutti gli operai si incontravano negli spazi comuni e in mensa. Fino alla reazione violenta di lui, con schiaffi e strattoni, e lei che si difende con lo spray urticante.
  
In più di un’occasione le battute e le provocazioni dell’innamorato l’avevano costretta a mettergli uno stop brusco, anche di fronte ad altre persone. Una volta, addirittura, era scoppiata una lite proprio durante il turno di lavoro, tanto che il caporeparto, comprese la difficoltà, l’imbarazzo e l’esasperazione della ragazza, l’aveva spostata in un altro reparto di assemblaggio per non farli stare sulla stessa linea di produzione e pensando così di aiutarla a non incontrarlo almeno nell’orario di lavoro. Ma giovedì pomeriggio, poco prima della fine del turno serale (alle 21) l’operaio, con la scusa di andare nell’altro reparto per salutare degli amici, ha approfittato per tornare alla carica. La donna l’ha respinto di nuovo, arrabbiata ed esasperata. Ne è nata una scenata, finché svicolatasi, è velocemente andata al parcheggio verso la sua auto. Ma il pretendente molesto l’ha seguita e l’ha afferrata per un braccio per avere un approccio fisico.
 
Lei, pronta nella reazione, ha cercato di allontanarlo. Ne è nata una accesa lite, in seguito alla quale l’uomo avrebbe perso la testa, tanto da trasformare il risentimento dell’ennesimo rifiuto in violenza. Le ha sferrato degli schiaffi e l’operaia, spaventata, ha estratto dalla borsa lo spray al peperoncino e glielo ha spruzzato contro, riuscendo così a neutralizzare l’aggressore e a scappare via. Per fortuna, mentre l’aggressore frastornato dall’effetto dello spray cercava di riprendersi, un collega di lavoro ha assistito all’aggressione e ha lanciato l’allarme al 112 segnalando che un uomo stava picchiando una donna nel parcheggio e lei aveva reagito con lo spray al peperoncino.
 
In pochi minuti la pattuglia del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia carabinieri di Jesi è intervenuta sul posto, trovando l’uomo ancora intontito per lo spray urticante. Quello ha ammesso di aver perso la testa, di tenere molto a quella collega ma di non essere corrisposto. L’uomo è stato identificato. Successivamente è stato anche sentito il testimone, che si è detto deciso a confermare tutto davanti al giudice se la ragazza denuncerà il suo aggressore. Riuscita a scappare, la giovane si era fatta medicare al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani. Più dei lividi, c’è lo choc. I contorni di questa vicenda sembrano tratteggiare uno dei tanti casi di stalking e violenza cui sempre più donne sono vittime, anche sul luogo di lavoro. Ora lei dovrà decidere se denunciare o far vincere la paura.
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