Jesi, il terreno frana sotto le ruote della bici, miracolato il ragazzino di 10 anni finito nel fiume

Jesi, il terreno frana sotto le ruote della bici, miracolato il ragazzino di 10 anni finito nel fiume
Jesi, il terreno frana sotto le ruote della bici, miracolato il ragazzino di 10 anni finito nel fiume
di Talita Frezzi
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Sabato 20 Maggio 2023, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 12:08

JESI - Un grosso spavento ma per fortuna nessuna ferita per il bambino di 10 anni, quasi miracolato, che l’altro pomeriggio è finito nel fiume Esino dopo che il terreno è letteralmente franato sotto i suoi piedi, crollando mentre stava transitando in bici insieme al fratello maggiore. L’episodio, per fortuna risoltosi bene per il bambino grazie al provvidenziale intervento di una donna che passava col cane e lo ha salvato lanciandogli il guinzaglio, ha destato molta apprensione in città e nel quartiere Minonna. 

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L’abbraccio 

Il piccolo non ha avuto bisogno di ricorrere alle cure dei sanitari, è bastato l’abbraccio confortante della madre che è intervenuta sul posto e ha preferito riportarlo a casa. Ma la frana di via Esino in cui il baby ciclista è precipitato nel fiume, riporta ai problemi del post-maltempo. La zona di via Minonna, Esino, Piandelmedico, Mazzangrugno è quella maggiormente colpita, tanto che in un primo momento le cinquanta famiglie residenti attorno al fiume erano state preallertate dalla Polizia locale di salire ai piani, poiché oltre alle abbondanti piogge a minacciare era anche il livello del fiume, salito pericolosamente. Ora che l’allarme sembra essere rientrato e si sta facendo la conta dei danni, arriva il grazie del sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo per l’ottima gestione dell’emergenza. 
«A conclusione di giornate di allerta meteo con criticità arancione che hanno visto il nostro territorio particolarmente colpito dal maltempo, desidero esprimere al personale comunale, della Polizia locale e di JesiServizi sincera gratitudine e piena soddisfazione per il lavoro prestato – dice il primo cittadino - un ringraziamento che va esteso ai vigili del fuoco, innanzitutto, chiamati a numerosissimi interventi a Jesi e nella Vallesina, ma anche a Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e associazioni di volontariato di Protezione civile che hanno fornito un importante supporto operativo.

Se a Jesi, pur in presenza di precipitazioni di fortissima intensità, non si sono registrati danni a persone o cose lo si deve alla perfetta sinergia creata fin dal primo momento dell’emergenza». Il sindaco rende merito anche all’attenzione del Prefetto durante le fasi più critiche. La vera forza dunque, è la collaborazione. Come quella che stanno mettendo in campo giocatori, soci e amici del Club Jesi Rugby 70 per rialzarsi dopo l’allagamento del campo, degli uffici e del ristorante Terzo Tempo Club House con danni che si aggirano sui 20.000 euro. Danni ingentissimi anche a Rosora, dove a causa delle infiltrazioni sono crollati 30 metri lineari della cinta muraria di piazza Ferri, nel capoluogo. La sottostante strada comunale per la contrada Pratelli è stata chiusa con apposita ordinanza, essendoci rischio per le persone. 

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