Lavori sul ponte San Carlo: servono 6 milioni. Si dovranno spostare le linee telefoniche e tubature

Lavori sul Ponte San Carlo: servono 6 milioni. Si dovranno spostare le linee telefoniche e tubature
Lavori sul Ponte San Carlo: servono 6 milioni. ​Si dovranno spostare le linee telefoniche e tubature
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Sabato 30 Maggio 2020, 06:50

JESI  - «Il costo stimato per il nuovo ponte San Carlo è di 6 milioni e 52 mila euro. La settimana prossima il progetto sarà portato in Giunta. Per poi essere trasmesso agli enti co-interessati». Lo riferisce l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi, elencando le voci di spesa per demolizione e ricostruzione dell’infrastruttura chiusa da due anni, per motivi di sicurezza, al traffico pesante. Spiega Renzi: «Di 3,7 milioni il costo del ponte in sé, ai quali aggiungere altre voci: 130 mila euro per le condotte di acquedotto e fognature, 475 mila per lo spostamento provvisorio delle canalizzazioni di Viva Servizi e 325 mila per quello temporaneo delle linee telefoniche».

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Diverse linee di servizi (ma non quella elettrica) passano infatti attualmente sul ponte. Inoltre, riepiloga Renzi: «Stimati 197 mila euro di spese tecniche, 100 mila per gli oneri di sicurezza, 270 mila per eliminare le interferenze del gasdotto Italgas, 50 mila per gli espropri, 20 mila per la sorveglianza archeologica, altri 50 mila euro per l’eventuale bonifica di ordigni bellici oltre ad Iva e somme a disposizione». Precisa Renzi: «Nel complesso, 723 mila euro di spese saranno a carico delle società di servizi, il resto dovrà essere reperito dal Comune». Intanto è polemica politica sull’ultimo bilancio. Per il Pd: «Da quando il patto di stabilità per i Comuni è stato abolito, il Comune di Jesi ha aumentato il debito per 7 milioni nel 2019 arrivando alla cifra di 20 milioni- 500 euro per ciascun cittadino- e il trend sta continuando nel 2020». Ma per la maggioranza: «Fa bene il Pd a ricordare come il debito per ogni cittadino sia sceso a 500 euro a testa quando, usando lo stesso calcolo, ammontava a 800 euro pro capite nel 2012, a conclusione della amministrazione a guida Pd».

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