Jesi, anche il consiglio di Stato boccia il ricorso: cade l'ultimo ostacolo sulla strada di Amazon

Jesi, anche il consiglio di Stato boccia il ricorso: cade l'ultimo ostacolo sulla strada di Amazon
Jesi, anche il consiglio di Stato boccia il ricorso: cade l'ultimo ostacolo sulla strada di Amazon
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 4 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 07:47

JESI - Via anche l’ultima potenziale ombra sulla strada dell’insediamento a Jesi, alla Coppetella, del previsto maxi polo logistico del colosso dell’e-commerce Amazon: respinto pure dal Consiglio di Stato il ricorso che l’architetto Dario Garcia Tomellini aveva presentato contro la variante urbanistica relativa all’area Interporto che il Comune di Jesi aveva adottato per consentire la realizzazione di una struttura da quasi 70mila metri quadrati e 1.200 posti di lavoro diretti.

Dopo il Tar in primo grado, anche il Consiglio di Stato ha ritenuto che «l’adozione e l’approvazione di piani urbanistici attuativi rientrano nelle prerogative dei Comuni; i poteri esercitati dal Comune di Jesi in materia di assetto del territorio con la variante urbanistica all’Interporto sono pertanto pienamente legittimi e l’archiettto Dario Garcia Tomellini, in relazione alla dedotta qualità di autore del progetto originario del centro intermodale, non è titolare di una posizione giuridica soggettiva qualificata che lo legittimi alla contestazione».

Per il Comune di Jesi, che ha provveduto a comunicare ad Amazon l’esito del giudizio, «la variante che permetterà l’insediamento Amazon con questa sentenza non è più ufficialmente soggetta ad alcuna pendenza».

L’architetto Tomellini aveva elaborato il progetto generale dell’Interporto approvato dal Consiglio comunale nel 1989 e aveva poi impugnato la delibera con la quale il Comune di Jesi, nel maggio dello scorso anno, ha adottato la variante al progetto stesso. Ma per Tar e Consiglio di Stato il professionista, nella sua qualità di autore originario della progettazione, non è legittimato a ricorrere contro atti che, al contrario, il Comune aveva titolo ad adottare. Nel giudizio il Comune di Jesi era difeso dall’avvocato Antonio Mastri e in giudizio contro il ricorso si era costituita anche la Interporto Marche, difesa dall’avvocato Alessandro Lucchetti. In ballo un intervento da 5 milioni di euro, per il quale si è parlato del principale polo logistico per il sud Europa di Amazon e di un’occasione di sviluppo per l’intero territorio. 

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