Carlo tornava a casa dalle sue figlie, ma è morto nello schianto in A14. Era stato assunto a febbraio

Carlo tornava a casa dalle sue figlie, ma è morto nello schianto in A14. Era stato assunto a febbraio
Carlo tornava a casa dalle sue figlie, ma è morto nello schianto in A14. Era stato assunto a febbraio
di Talita Frezzi
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Martedì 29 Giugno 2021, 09:23

JESI - Stava tornando in sede dopo aver scaricato bancali a Pescara, ma lungo l’autostrada A14, nel tratto tra Grottammare e San Benedetto del Tronto, la motrice si è trovata coinvolta nel doppio, tragico tamponamento a catena tra Tir. Un incidente tremendo, sulla corsia Nord al chilometro 303 in cui due autotrasportatori hanno trovato una morte atroce. Nell’inferno di lamiere e fiamme, ha perso la vita Carlo Bartolomeoli 58 anni, jesino. 

Carlo e Mario, 58 e 57 anni, camionisti, morti nell'inferno sull'autostrada A14. Il rallentamento per un cantiere innesca la carambola

Tra Monsano e Jesi

L’uomo, sposato e padre di tre ragazze, abitava a Jesi nel quartiere Coppetella, alle porte della città.

Dipendente della Afp Group Cargo srl - società di trasporti, logistica e magazzini con quartier generale a Jesi ma sede operativa a Monsano in via Liguria - aveva portato un carico di bancali di legno a Pescara. Stava tornando a casa ieri, verso le 12,30 quando improvvisamente la sua motrice è stata tamponata da un tir che trasportava pesce, condotto da un autotrasportatore 57enne di Cepagatti (Pescara), anche lui deceduto. Nel tamponamento, avvenuto in coda a un cantiere segnalato, la motrice guidata da Bartolomeoli ha urtato a sua volta un altro mezzo, che trasportava carta. Il conducente, un 55enne di Macerata, è l’unico superstite del disastro. Il suo mezzo pesante si è incendiato e in quel tremendo rogo, Bartolomeoli - rimasto incastrato nelle lamiere dell’abitacolo - non ha avuto scampo. 

Il lavoro dei soccorritori

Ci sono volute molte ore per estrarre il corpo carbonizzato di Bartomeoli, poi trasferito all’obitorio dell’ospedale di San Benedetto del Tronto. Una notizia drammatica, che ha gettato nello sconforto i colleghi di lavoro e i titolari della ditta Afp Group Cargo. «Siamo addolorati per questa tragedia che ha strappato alla sua famiglia un nostro neo dipendente - dicono i soci – un bravo uomo, che aveva già guadagnato la stima e la fiducia di noi tutti. Lavorava con la nostra ditta da appena quattro mesi, il suo contratto sarebbe scaduto il 31 luglio, ma era in gamba e un grande lavoratore. Siamo vicini alla sua famiglia, cui ci stringiamo con affetto». 

Il lavoro in Vallesina

Prima della Afp Group Cargo, il 58enne aveva lavorato come magazziniere in una ditta della Vallesina. Ma gli piaceva guidare e, come lo hanno ricordato alcuni colleghi, appena saputo che si era liberato un posto alla società di via Liguria, aveva subito fatto richiesta di provare. E sembrava che avesse trovato la sua dimensione alla guida dei mezzi pesanti della Afp, un lavoro che gli piaceva e svolgeva con passione. Bartolomeoli stava tornando a Monsano, senza il pressing della fretta dei tempi di consegna, anzi con grande tranquillità e attenzione, convinto di poter fare rientro in sede entro il primo pomeriggio. Preciso e molto attento, come era suo solito fare quando si trovava alla guida dei mezzi pesanti, procedeva a bassa velocità anche per via della zona puntellata da cantieri stradali e restringimenti di carreggiata. Una tragica fatalità, impossibile da accettare. 

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