Addio "Tagnì", il calcio è in lacrime: Gilberto Focanti si è arreso al male dopo aver sconfitto il Coronavirus

Gilberto Focanti aveva 70 anni
Gilberto Focanti aveva 70 anni
di Fabrizio Romagnoli
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Domenica 4 Aprile 2021, 08:15

JESI - Forse non c’era campo da calcio della provincia, e non solo, dove in anni da giocatore, allenatore e dirigente non avesse messo piede. E oggi sono lo sport e il pallone di un intero territorio che lo piangono, vicini alla moglie Orietta, alla figlia Stefania: Jesi dà l’addio a Gilberto Focanti, popolare e conosciutissimo “Tagnin”, anzi jesinamente “Tagnì”, venuto a mancare venerdì a casa sua, a 70 anni. 

 
Calciatore caparbio e mister vincente in tante piazze dilettantistiche – messaggi di cordoglio da tutta la Vallesina e oltre, da Filottrano a Marina, doveva aveva giocato e allenato - fino al 2018 e per quasi 10 anni era stato team manager in serie D della Jesina della presidenza Polita. Ancora poi era stato direttore sportivo all’Aurora Calcio. Era malato da tempo ma aveva affrontato e superato anche il Covid, per il quale era stato di recente ricoverato in ospedale, dal quale era stato poi dimesso. Aveva lavorato con orgoglio alla Pieralisi. Quel soprannome, che con cordialità gli era rimasto addosso e ha portato per la vita, se l’era guadagnato sul terreno di gioco. “Tagnin” per la maniera rocciosa e combattiva dello stare in campo come, ironia della sorte, un giocatore che l’apice l’aveva raggiunto negli anni ’60 con l’Inter e mai aveva vestito la maglia della Juventus, altro suo grande amore sportivo. O meglio “Juventuse”, come con ironia diceva – non a caso tantissimi lo ricordano nel salutarlo - scherzando sul pallone. «Ciao Gilberto – lo ricorda il presidente dell’Aurora, Emiliano Togni - in silenzio, come un amico che saluta con discrezione, ci hai lasciato riempiendo i nostri cuori di infinita tristezza. Sei stato una colonna portante di questa società fino all’ultimo respiro. Vivevi, ti alimentavi di calcio, sempre pronto a tendere la mano a tutti. Avevi un cuore buono, grande, altruista. Un cuore di padre, un cuore di nonno. Questa vita purtroppo ti ha messo dinnanzi a tante prove. Ma come un vero eroe hai sempre saputo combattere, con dignità vera e pacato orgoglio. Ti vogliamo immaginare, Lassù, nell’eterna felicità che meriti con in braccio quell’angelo biondo che ha ritrovato il suo nonno. Grazie di tutto Gilberto, non ti scorderemo mai». Un anno e mezzo fa intorno a Focanti e alla sua famiglia si era stretta commossa la città, per l’improvvisa scomparsa della nipotina Alice. 
«Bella persona, sportivo vero.

La Jesina Calcio – lo rammenta la società - esprime il suo profondo cordoglio alla famiglia. Rip amico di tante serate». Fioccano i messaggi. Fra questi Marco Strappini, allora capitano, ora allenatore della Jesina: «Non ci sono parole di circostanza che alleviano la tristezza, solo ricordi di mille giorni felici e indimenticabili. Ciao Tagno, compagno mite, guerriero vero». Daniele Di Donato, tecnico della Vis Pesaro passato dalla Jesina, a Gilberto ha dedicato ieri la vittoria. La camera ardente alla Casa del commiato Ciccoli e Brunori di via Don Battistoni, i funerali domani alle 16 a San Giuseppe. 

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