Giallo di Andreea Rabciuc, il fidanzato Simone è indagato anche per spaccio di droga a Jesi

Giallo di Andreea Rabciuc, il fidanzato Simone è indagato anche per spaccio di droga
Giallo di Andreea Rabciuc, il fidanzato Simone è indagato anche per spaccio di droga
di Federica Serfilippi
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Martedì 14 Marzo 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 17:21

JESI - Non solo sequestro di persona. Simone Gresti, il fidanzato di Andreea Rabciuc al momento della scomparsa, è indagato anche per spaccio di droga. È il nuovo particolare che emerge a poco più di un anno dall’ultimo avvistamento della 28enne romena, svanita nel nulla dopo la festa trascorsa in una roulotte sulla Montecarottese. Era il 12 marzo del 2022. 

 
Le contestazioni


Per la scomparsa della ragazza, la procura ha indagato a piede libero il fidanzato Simone, ipotizzando il reato di sequestro di persona.

A tale contestazione è stato aggiunto anche lo spaccio di droga: secondo il sospetto degli inquirenti Gresti avrebbe ceduto droga alla sua fidanzata la notte della scomparsa. Per la procura, la frase, ripetuta anche davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? («Sono andato a comprare delle birre attorno alle 4 di mattina») rileverebbe in realtà altro. 


Quella della pubblica accusa, per questo caso guidata dal pm Irene Bilotta, è solo un’ipotesi. Difatti, tutte le perquisizioni ai danni di Gresti per rintracciare droga hanno dato esito negativo. Come anche gli accertamenti verificati in base al reato di sequestro di persona. Insomma la realtà, ad oggi, è che purtroppo di Andreea non c’è ancora alcuna traccia. Ieri, in procura è arrivata la mamma della 28enne, Georgeta Cruceanu: vuole la verità sulla scomparsa di sua figlia. «Se serve ancora a qualcosa faccio un appello a chi sa e non parla, liberatevi la coscienza parlate aiutate una madre disperata a ritrovare sua figlia, il silenzio vi logorerà nel profondo. Darei tutto ciò che ho per passare ancora un’ora con lei» l’urlo di dolore della madre sui social a un anno dalla scomparsa. 


Le indagini non si fermeranno. Anzi, è quasi scontato che il pm possa chiedere una seconda proroga dell’inchiesta per cercare fino alla fine di accertare dove possa essere finita la ragazza, di cui non si hanno più notizie dal 12 marzo dello scorso anno, quando si è allontanata di prima mattina dalla roulotte dopo un battibecco con il 44enne Gresti, con cui a volte conviveva a Moie. 


La difesa


Lui, difeso dall’avvocato Emanuele Giuliani, ha sempre sostenuto di non avere nulla a che fare con la sparizione della ragazza. Il loro, come anche confermato più volte da Gresti stesso, era un rapporto altalenante, fatto di continui litigi. Un litigio c’era stato anche la notte della scomparsa: al momento dall’allontanamento a piedi dalla roulotte il cellulare di Andreea era nelle mani dell’indagato. Il 44enne, che ora lavora come operaio, rigetta anche l’accusa di spaccio, tanto più perchè i carabinieri non hanno mai trovato tracce di droga a causa sua o nell’auto finita sotto sequestro. 

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