JESI - Colpo grosso al castello di Borgiani, dimora storica jesina che sorge sulla strada provinciale 17 dell’Acquasanta e dove vivono l’avvocato Joseph Borgiani e la sua famiglia. In azione una banda specializzata composta da almeno cinque persone, tra cui una donna, in tute mimetiche e armati di arnesi da scasso.
Presumibilmente sono di nazionalità albanese con elementi anche provenienti dal nord Italia: il raid è stato filmato da telecamere di videosorveglianza nascoste collegate al cellulare dell’avvocato, quindi nonostante i banditi abbiano tagliato i fili dell’allarme e distrutto le telecamere esterne, la loro azione criminale è stata filmata.
Il modus operandi
Il commando ha agito rapidamente dopo aver atteso che l’avvocato e sua moglie uscissero per andare a cena: la coppia è uscita alle 20,30 e i banditi sono entrati in azione alle 20,40.
Lo choc
«Hanno anche preso la mia fede e l’anello di fidanzamento – dice con la voce rotta dalla paura Martina, la moglie dell’avvocato Borgiani – hanno preso tutti i gioielli. Che rabbia e che paura al nostro rientro, quando aprendo il cancello automatico sebbene funzionante, non si apriva. Ringraziamo le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro di questa notte. Una notte terribile per noi».
I ladri hanno anche forzato un armadietto blindato, pensando forse di trovarvi preziosi, invece vi era custodita una pistola (regolarmente detenuta) che hanno scaraventato sul pavimento. Il bottino, raccolto in un lenzuolo come nei film, poi i banditi sono scappati a campi. Le telecamere sono state acquisite dai Carabinieri della Compagnia di Jesi e dagli agenti del Commissariato di Jesi, intervenuti per i rilievi di legge. Nella stessa serata, si sono registrati altri due colpi ai danni di altrettante abitazioni di Jesi. Si ipotizza che in azione sia la stessa banda.