Folla di studenti alla fermata dei bus: il Comune è alla ricerca degli steward. E si pensa a chi percepisce il reddito di cittadinanza

Folla di studenti alla fermata dei bus: il Comune è alla ricerca degli steward. E si pensa a chi percepisce il reddito di cittadinanza
Folla di studenti alla fermata dei bus: il Comune è alla ricerca degli steward. E si pensa a chi percepisce il reddito di cittadinanza
di Fabrizio Romagnoli
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Venerdì 16 Ottobre 2020, 07:10

JESI - Impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in qualità di steward alle fermate degli autobus dove si affollano gli studenti, con lo scopo di far rispettare distanziamenti e misure anti-contagio. Oltre, naturalmente, ad avviare una revisione di dislocazione e spazi occupati dalle fermate stesse, in una fase in cui il trasporto scolastico, dentro e fuori dai mezzi, è al centro dell’attenzione sul fronte del rischio di diffusione del Covid-19

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L’amministrazione comunale verificherà la possibilità di muoversi in tali due direzioni: lo ha detto l’assessore alla mobilità Cinzia Napolitano in commissione, presenti e intervenuti coi loro timori e rispettivi punti di vista dirigenti scolastici e responsabili del trasporto. «La questione va affrontata velocemente- ha detto l’assessora Napolitano- sulla necessità di verificare gli spazi alle fermate e di ricavarne di ulteriori, allargandole lì dove sono troppo stretti, ci eravamo confrontati già prima e indipendentemente dal Covid.

Se poi ampliare le fermate dovesse significare anche eliminare qualche parcheggio o spazio per le auto, non sarebbe un problema. Una ricognizione va fatta al più presto». Nei primi giorni di ripresa delle lezioni, hanno evidenziato gli interventi, vicino ai plessi e alle fermate era stato presente il personale volontario della Protezione Civile. Ora non è più così e in tanti puntano il dito contro quelle distanze che, rispettate in classe, si perdono nella massa di studenti in attesa dei mezzi. «Stiamo lavorando alla definizione dei progetti per l’impiego in attività di pubblica utilità di quanti percepiscono il reddito di cittadinanza- è la valutazione di Napolitano – mi attiverò per capire se anche questo tipo di operazione, con una loro presenza e assistenza alle fermate, potrebbe rientrare nel conto». 


Sono 411 i percettori jesini del reddito di cittadinanza. Quanto al trasporto scolastico e alle preoccupazioni che suscita, il presidente di Conerobus Muzio Papaveri ha riferito: «Il rispetto delle prescrizioni e della soglia di riempimento dei mezzi è confermato dai controlli effettuati: su 836 verifiche, al massimo 18 i casi di autobus al 70% della capienza, quando la quota limite è all’80%. Abbiamo aumentato mezzi e corse, la sensazione di autobus troppo pieni è una percezione, legata anche al fatto che non viene richiesto dalle norme quel metro di distanza all’interno che invece, erroneamente, l’utenza si aspettava». 


Ma c’è chi non è d’accordo e il dirigente dell’IIS Marconi Pieralisi Corrado Marri, che ha autonomamente voluto per il suo istituto una didattica a distanza a giorni alterni per metà degli studenti, tuona: «Sforzo vanificato da quanto accade all’esterno, tantissime le segnalazioni preoccupate delle famiglie. Mi auguro la soglia di riempimento dei mezzi venga ridotta dal Governo al 60%». Didattica tutta in presenza invece ai Licei Classico e Scientifico, i cui dirigenti Floriano Tittarelli e Fabiola Fabbri evidenziano: «Abbiamo lavorato per mesi per questo, come richiesto anche dalle famiglie. Ma poi fuori e alle fermate sarebbe utile una vigilanza sui comportamenti».

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