JESI - Necessità di trasloco per il centro tamponi drive operativo da mesi - sostanzialmente dall’inizio dell’emergenza sanitaria - sul piazzale della sede della Croce Rossa di via Gallodoro: i prossimi lavori di asfaltatura e manutenzione al via lungo l’Asse Sud costringono infatti a individuare un’altra soluzione a partire dal 22 maggio. Una sede provvisoria, da comunicare volta per volta agli interessati, che Comune e Asur stanno concordando.
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Gli interventi per circa mezzo milione Interesseranno strade e marciapiedi in zona Prato - ma anche, ampliando il raggio rispetto a questa, fino all’uscita sud della città da un lato e alle porte del centro storico dall’altro - E dall’ultima settimana di maggio non consentiranno più un accesso agevole al punto prelievo della postazione Asur installata alla Cri.
Secondo il Comune infatti quanto previsto nel progetto «non era stato rispettato, con relativo grave dissesto» a parere di Piazza Indipendenza. Il contenzioso non è ancora giunto a termine ma intanto si procede sulla via: sarà rimossa la pietra esistente e verrà rifatto il manto stradale in asfalto. In pietra resteranno solo la pavimentazione di quelle parti della carreggiata come banchine, marciapiedi e spartitraffico non direttamente interessati dal traffico veicolare e pertanto in buono stato di conservazione. Oltre alla zona del Prato, con le risorse previste nell’appalto si procederà al rifacimento dei marciapiedi in numerosi tratti di via Raffaello Sanzio, via Gianandrea e via Mestica (zona San Francesco). Parte delle risorse serviranno alla sistemazione di porzioni di strade periferiche dissestate: via Bagnatora, via Gangalia alta e via Gangalia bassa. Proprio da queste ultime strade prenderanno il via i lavori con un cantiere mobile in partenza dal 24 maggio.
Da lunedì si provvederà invece a sistemare via De Bosis, parte di via Padre Pellegrini, via Bernacchia e via Mancini. Ma qui sarà Tim a realizzare direttamente i lavori, a compensazione dei numerosi interventi effettuati su varie sedi stradali nel triennio 2017-19, rispetto ai quali vigeva l’obbligo del pieno ripristino. In molti casi la manutenzione era spesso già stata effettuata dal personale comunale o nell’ambito dei lavori di asfaltatura nel frattempo previsti. E di conseguenza si è concordato di trasferire e concentrare su altre strade l’obbligo di ripristino, e dunque su via De Bosis, via Padre Vincenzo Pellegrini e via Bernacchia che presentano un manto ormai obsoleto.