Le zanzare tornano ad assediare l’ospedale: la protesta dei malati ricoverati a Cardiologia

Le zanzare tornano ad assediare l’ospedale: la protesta dei malati ricoverati a Cardiologia
Le zanzare tornano ad assediare l’ospedale: la protesta dei malati ricoverati a Cardiologia
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Martedì 12 Maggio 2020, 07:10

JESI  - Reparti invasi dalle zanzare. Un problema purtroppo vecchio all’ospedale Urbani e che si ripresenta con regolarità con l’innalzarsi delle temperature o dopo le piogge a causa dei ristagni d’acqua che si creano in alcune zone della struttura. L’allarme è stato (nuovamente) lanciato ieri da un lettore che combatte contro gli insetti insieme alla moglie, ricoverata una settimana fa nel reparto di Cardiologia a causa di un infarto. «Nulla da dire riguardo all’assistenza da parte dei medici e del personale - sottolinea il lettore - ma c’è una cosa alquanto spiacevole che vorrei segnalare e che, mi si dice, è stato segnalato anche alle autorità sanitarie competenti, senza peraltro ottenere alcun risultato.

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Il reparto di Cardiologia, dove si trova mia moglie, così come tutti i reparti, è invaso letteralmente da zanzare di tutte le dimensioni e da altri insetti, così che i pazienti, per la quantità delle punture subite, sembrano come se fossero ammalati di vaiolo». Il lettore segnala che la denuncia inoltrata alle autorità sembra essere finora caduta nel vuoto, ma certamente non è un problema nuovo.

«Abbiamo inoltrato richiesta di provvedere all’ufficio tecnico e stiamo richiedendo gli interventi della Quark per le disinfestazioni, quanto fatto finora purtroppo non ha dato gli esiti sperati», assicura la direttrice sanitaria dottoressa Sonia Bacelli, mentre il responsabile dell’ufficio tecnico della Asur ingegner Claudio Tittarelli spiega che «l’ospedale sorge in una zona di campagna, è normale che proliferino insetti, oltretutto con le temperature più calde le zanzare si moltiplicano. Si annidano nelle caditoie e nelle zone di raccolta dell’acqua piovana e si riproducono con più facilità, riuscendo a entrare nei reparti da porte e finestre lasciate aperte dagli stessi pazienti. Stiamo facendo valutazioni tecniche per trovare la soluzione più efficace e definitiva. L’attività di disinfestazione viene fatta in modo costante». 

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