Attentato alla sede Cgil nelle Marche, una molotov innescata e lasciata davanti all'ingresso con i dipendenti all'interno. Passante sventa il pericolo

Il dirigente provinciale della Cgil Giampiero Pelagalli, mostra dove era stata lasciata la molotov innescata
Il dirigente provinciale della Cgil Giampiero Pelagalli, mostra dove era stata lasciata la molotov innescata
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Giovedì 14 Ottobre 2021, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 13:33

JESI - Molotov davanti alla sede della Cgil di Jesi alla vigilia dell'entrat in vigorev del green pass nelle sedi di lavoro. La strategia contro il sindacato non accenna a placarsi. Questa mattina, attorno alle 8.30, un passante si è accorto di quella bottiglia da cui usciva funo proprio sul portone della sede del sindacato in via Colocci. Non si è perso d'animo ed è intervenuto, riuscendo a disinnescare probabilmente lo stoppino collegato al liquido infiammabile. All'interno della sede c'erano i dipendenti che non si erano accorti di nulla. Dai primi accertamenti infatti appare che la molotov, artigianale ma ben realizzata, era stata depositata sulla soglia del portone e non lanciata contro, nel caso infatti sarebbe esplosa. I danni sono limitati, ma il gesto resta gravissimo della tensione che attraversa non solo le grandi città ma anche la provincia. Dopo l'attacco alla sede romana della Cgil il sindacato resta nel mirino di chi approfitta del momento per cavalcare lo scontento. 

Sul posto la polizia e la scientifica per i rilievi. 

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