Un anno e mezzo senza il ponte San Carlo. L'assessore Renzi: «Avremo disagi enormi»

Un anno e mezzo senza il ponte San Carlo. L'assessore Renzi: «Avremo disagi enormi»
Un anno e mezzo senza il ponte San Carlo. L'assessore Renzi: «Avremo disagi enormi»
di Fabrizio Romagnoli
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 10:38

JESI Un anno e mezzo o, nella migliore delle ipotesi, almeno 15 mesi senza ponte San Carlo. È la stima dei tempi che intercorreranno fra demolizione della struttura attuale, per motivi di sicurezza chiusa al transito dei mezzi pesanti da maggio 2018, e costruzione della nuova.

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Una stima riferita dall’ingegner Luigi Dezi, progettista del San Carlo venturo, che in commissione ha ribadito le valutazioni sullo stato di degrado del ponte sull’Esino e illustrato come sarà quello che lo sostituirà. «Il periodo di interruzione della viabilità porterà disagi enormi- ha riconosciuto l’assessore a lavori pubblici e urbanistica Roberto Renzi- stiamo lavorando per delle alternative in particolare per i cittadini residenti in zona Minonna». 


Un quartiere che già ora soffre la situazione del San Carlo – vedi difficoltà e percorso più lungo al quale sono costretti anche i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco- e che resterà del tutto tagliato fuori dal collegamento più diretto e immediato col centro urbano.

A parziale consolazione, e ricordando il caos che si venne a creare sull’asse sud la scorsa estate, a seguito del danneggiamento del viadotto della SS76 all’altezza dell’uscita Jesi Est e con tutto il traffico della superstrada costretto ad attraversare la città da Jesi Ovest a Monsano, il pensiero che le due criticità non dovrebbero sovrapporsi.


«Dall’ultimo confronto coi vertici nazionali Anas- ha spiegato Renzi- mi è stato riferito che l’intervento sul viadotto di Jesi Est (dove ancora oggi non è consentita l’uscita nella direzione Roma-Ancona, nda) sarà completato e la problematica del tutto risolta nei primi mesi del 2021». Quando demolizione e ricostruzione del San Carlo non saranno ancora state avviate. «É stata ultimata la progettazione definitiva- spiega l’ingegner Dezi- e con i vari enti e soggetti coinvolti è stata concordata la tecnica prescelta. Siamo in attesa, nell’arco di un mese, della conferenza di servizi finale». Difficile partire con i lavori prima di un anno e mezzo, secondo il tecnico incaricato della progettazione. Ma il Comune confida di riuscire ad anticipare un po’ i tempi. «L’ideale sarebbe poter effettuare la parte di lavorazione più impegnativa, quella nell’alveo dell’Esino per la posa dei tre piloni in acqua, nel periodo di magra del fiume» dice Renzi. E cioè nell’arco della prossima estate ma servono tempi record e che tutto fili liscio per la procedura d’appalto.


L’opera verrà a costare 6,7 milioni di euro: 4 milioni dalla Regione, poco più di un milione dalle società di servizi coinvolte, partecipano Provincia e Comune. «Una parte importante dell’investimento, per un milione e mezzo, è legata alla necessità di spostare temporaneamente, con uno scavo a monte del San Carlo, tubature e condotte dei sottoservizi che passano sul ponte attuale e torneranno a passare sul nuovo» spiega Dezi. Sulla struttura troveranno spazio anche due percorsi ciclo-pedonali, uno per senso di marcia. Quanto al San Carlo che è ancora in piedi, Dezi rassicura: «Con gli accorgimenti precauzionali presi, che hanno notevolmente limitato il traffico, la struttura non desta ora particolari preoccupazioni».

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