JESI Sul grave episodio di insulti razzisti piovuti sulla giocatrice Rafiat Folakemi Sule, 22 anni vicentina ma di origini nigeriane, indaga la Digos della questura di Vicenza. Ieri pomeriggio la presidentessa del Vicenza Calcio femminile Erika Maran è stata convocata in questura per essere sentita in merito a quanto accaduto domenica scorsa nella partita di serie C con la Jesina. L’indagine dunque prosegue in maniera autonoma.
Le registrazioni
Vi sono dei video e degli audio registrati da parte di tv locali in cui quegli epiteti («bestia», «sei scura») vengono uditi in maniera nitida.
La decisione
Dopo essere stata espulsa è stata anche squalificata per due giornate per aver «a gioco fermo colpito una avversaria», secondo quanto deciso dal giudice sportivo che, però, nel suo referto non ha menzionato le offese xenofobe, forse perché non le ha udite. Insulti sì, come ne volano tanti purtroppo negli stadi (ed è deprecabile), ma nulla che possa implicare qualsiasi responsabilità della società Jesina Calcio femminile la quale, fin da subito, ha preso le distanze da quanto avvenuto mostrando vicinanza alla giocatrice vicentina e alla sua società sportiva. La stessa Sule, chiusa nel silenzio, preferisce che questa spiacevole questione si sgonfi. Sule, come racconta la sua presidentessa, sebbene sulle prime sia stata molto dispiaciuta, lo è stata ancora di più per essere stata squalificata per due giornate e non poter essere utile alle sue compagne.
L’affetto
«Ma è molto più serena – dice la presidentessa Maran – noi le siamo stati tutti vicini, facendo quadrato, tanto che si è detta piacevolmente sconvolta da tanto affetto che sta ricevendo. Raffi preferisce restare in silenzio, prega molto, tanto che a ogni gol si inginocchia rivolta verso la Mecca per ringraziare. Anche in questo caso, la preghiera le sarà d’aiuto». La giovane calciatrice originaria della Nigeria, si dice comunque tranquilla. «Sono circondata da una grande famiglia – ha fatto sapere, riferendosi alla società vicentina – e da tanto amore, il bene che ho ricevuto supera il male di quello che è successo».