Ancona, due nuove insegne in via degli Orefici: un salone di bellezza e Hummus

Ancona, due nuove insegne in via degli Orefici: un salone di bellezza e Hummus
Ancona, due nuove insegne in via degli Orefici: un salone di bellezza e Hummus
di Andrea Maccarone
4 Minuti di Lettura
Martedì 23 Agosto 2022, 06:55

ANCONA - S’illuminano due nuove insegne in via degli Orefici. Una, in realtà, si è accesa poco più di una settimana fa: il 16 agosto. Ed è quella del salone di bellezza di Morena Iobbi. L’altra, invece, comincerà a risplendere intorno alla metà di settembre ad opera di Gabriele Battistoni ed Elisabetta Pincini di Zucchero a Velò.

La coppia, che ha legato la ristorazione “veg” al concept della sostenibilità, darà vita ad Hummus, una caffetteria con piccola ristorazione che aprirà i battenti al posto della cartolibreria Cartilia. 


L’idea


La proposta di Hummus sarà in linea con la filosofia di Zucchero a Velò, ma con un indirizzo concettuale diverso e di cui i titolari preferiscono mantenere uno stretto riserbo.

Almeno fino all’apertura ufficiale. E a rafforzare l’idea imprenditoriale di Gabriele ed Elisabetta, un nuovo laboratorio in via Martiri della Resistenza che andrà a rifornire al 100% l’attività in centro. Fino a qualche tempo fa c’era un grosso punto interrogativo sull’effettiva voglia di scommettere sul centro città. Ben noto il refrain dei tanti operatori che lamentano la mancanza di un’attrattiva che incentivi gli imprenditori ad avviare nuove offerte. Eppure in una stessa via si contano già due new entries. «Siamo stati attirati dal fatto che via degli Orefici sia una piccola arteria che conserva una caratteristica artigianale - spiega Gabriele Battistoni - fatta di piccole botteghe e senza brand riconducibili alle grandi catene». 


La caratteristica


Dunque un’offerta molto targettizzata e in un certo senso unica. Tanto che nel progetto dei titolari di Zucchero a Velò c’è anche l’intento «di organizzare corsi di cucina - continua Battistoni - e altre iniziative che rispecchino sempre il nostro modello di sostenibilità, come ad esempio il trasporto dei prodotti dal laboratorio al negozio in centro che avverrà tramite una bici elettrica». L’altro inserimento, invece, riguarda il settore della cura della persona. Morena Iobbi, già nel comparto dell’estetica, ha deciso di camminare da sola e dare vita ad un proprio salone che vada oltre il semplice concetto di parrucchieria. «Ho voluto realizzare un posto dove la cliente venga seguita a 360 gradi nell’ambito della cura e della bellezza - dice Morena - importando un servizio completo che arrivi a toccare anche il make up». In più una serie di collaborazioni con le attività che in senso più ampio si occupano di gusto estetico «infatti abbiamo dei manichini per mettere in mostra capi d’abbigliamento di alcuni negozi del centro - continua l’imprenditrice - e una sala dove compaiono alcuni pezzi di design di Bobéche». 

La ripresa


La ristorazione è un settore che, dopo la crisi subita durante il picco della pandemia, ha ripreso a camminare. «C’è un trend in ascesa - afferma Andrea Cantori, referente comunale di Cna Ancona - che conferma quello nazionale, e Ancona ci rientra in pieno». Lo stesso si può dire del comparto della cura alla persona. «Il settore del benessere si sta evolvendo positivamente - commenta Luca Casagrande, responsabile locale di Confartigianato Ancona, Pesaro e Urbino - e sta segnando numeri di crescita davvero importanti». Resta da capire, però, se si tratta solo di un fenomeno che rispecchia una tendenza che accomuna tutto il settore in ambito nazionale, oppure se influisce anche un appeal ritrovato da parte della città di Ancona. «Il centro città rimane sempre un forte attrattore - spiega Massimiliano Polacco, direttore generale di Confcommercio Marche - ma occorre renderlo più accessibile e più facilmente fruibile».

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