In lacrime per Zingaretti, storico pittore
e disegnatore: si è spento a 79 anni

In lacrime per Zingaretti, storico pittore e disegnatore: si è spento a 79 anni
2 Minuti di Lettura
Sabato 17 Novembre 2018, 06:55
FABRIANO -  È morto a 79 anni Franco Zingaretti, storico pittore, disegnatore e filigranista di Fabriano. Il decesso è avvenuto ieri a causa di una malattia. Oggi, alle 11, i funerali in Cattedrale. Poi la sepoltura nel cimitero di Santa Maria. Marito dell’ex dirigente scolastico del Liceo Scientifico Volterra, Piera Picchi, Franco è stato un artista, un personaggio che ha amato la sua città. Ha partecipato a molte mostre con le sue opere di carta rigorosamente fatta a mano. 

«Conservava tutti i suoi lavori con amore. Mi parlava delle sue mostre – racconta un’amica – ed io lo guardavo mentre realizzava quadri che poi mi ha regalato. Non possiamo dimenticare la sua esposizione nel centro studi Luigi Di Sarro a Roma». Un artista che ha lasciato il segno. «Nei suoi quadri Zingaretti intesse con l’uso di tecnica mista e di sabbia di fiume forme grafiche a rilievo, libri d’artista, pittura, scultura in una totale libertà. Usa altri materiali quali tela, legno, ferro per la realizzazione di installazioni e scenografie che consentono di coinvolgere direttamente e compiutamente la sensibilità e l’intelligenza di chi guarda», si legge nel suo sito internet. 

Ha partecipato a mostre in Europa e non solo: ha ottenuto riconoscimenti in Austria, Francia, Germania, Israele, Libia, Slovenia, Emirati Arabi, Taiwan e America. Molte riviste specializzate hanno dedicato ampio spazio alle sue opere fatte con la carta. «Lo ricorderemo con affetto e con il suo sorriso inconfondibile che aveva», il commosso addio degli amici. «Da circa un trentennio Franco Zingaretti si colloca nel panorama della ricerca artistica marchigiana con una sua fisionomia ben definita, caratterizzata da un forte legame con la tradizione e in particolare con la cultura materiale fabrianese che ha nella carta la cifra della sua peculiarità ed eccellenza», il pensiero dei colleghi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA