In lacrime per Catena, mister allegria
Sorriso sulle labbra e basket nel cuore

In lacrime per Catena, mister allegria Sorriso sulle labbra e basket nel cuore
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Domenica 9 Giugno 2019, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 11:36
OSIMO - Il suo sorriso, la sua passione per il basket, la sua ironia si sono spente così velocemente da lasciare tutti senza parole. Se ne è andato venerdì Maurizio Catena, 48 anni, vicepresidente dell’Associazione Sportiva Robur Family, che dal 2013 si occupa di basket giovanile. Agente di commercio nel settore farmaceutico, socio della Coswell Spa, Catena si era ammalato appena una settimana fa. Un male fulminante, una forma leucemica terribile che lo ha costretto all’immediato ricovero all’ospedale regionale di Torrette.

 

Nel giro di pochi giorni è stato prima intubato e poi trasferito in rianimazione, dove è morto venerdì pomeriggio attorniato dall’amore della moglie Elisabetta Manzotti, segretaria della stessa Robur Family, e dei figli Mattia, 17 anni e Filippo di 15. In tantissimi in queste ore lo hanno voluto ricordare sui social, come Gianfranco: «La notizia mi lascia senza parole. Ricordo la tua allegria contagiosa. Adesso il mio pensiero va ai tuoi figli, che Dio li protegga». C’è chi ha voluto ricordare il suo senso dello humor e chi lo ha definito mister allegria. Nel 2014 fu candidato in una delle liste civiche a sostegno di Dino Latini, ma la sua grande passione era il basket.

È stato tra i soci fondatori nel 2013 della Robur Family, che nel 2015 diventa Asd strutturandosi nel settore giovanile cestistico. Era il suo secondo amore la Robur Family, tanto che dall’anno scorso ne era diventato vicepresidente, mentre la moglie Elisabetta aveva già la funzione di segretario e braccio destro della presidente Alessandra Gallo. 
Lei ieri lo ha ricordato con affetto e commozione: «Siamo tutti scossi, è successo tutto così velocemente e in maniera inaspettata, Maurizio non era mai stato male, era una forza della natura con la sua allegria, era il nostro istrione. Qualche settimana fa aveva preparato per bene l’assemblea per l’approvazione del bilancio della Robur Family e poi la sera stessa si era dimenticato di venire, quando lo abbiamo chiamato è corso subito. Maurizio era così, un ritardatario dal cuore grande e imprevedibile, dall’ironia sempre pronta, mancherà a tutti». Nella società sportiva si occupava del settore marketing e degli eventi. Dal letto d’ospedale aveva anche inviato un file alla presidente Gallo: «Era sempre pronto a lavorare per la Robur Family, anche quando l’impegno da agente di commercio lo portava spesso lontano da Osimo. Riusciva a farlo semmai la sera, ma il suo contributo non mancava mai», ha spiegato ieri Gallo. 


Da ieri pomeriggio la camera ardente è stata allestita nella sala del commiato Re a Padiglione. I funerali si svolgeranno domani alle 18 al Duomo. I circa 100 ragazzini della Robur Family si presenteranno in cattedrale con la divisa sociale, ma presenzieranno anche le altre società cestistiche cittadine, compresa la Robur Basket con la quale c’è un rapporto di collaborazione ormai da qualche tempo. 
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