Il postino bussa per 3 mercoledì di fila
Tartassato dall’autovelox: otto multe

Il postino bussa per 3 mercoledì di fila Tartassato dall’autovelox: otto multe
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Venerdì 4 Ottobre 2019, 04:40
FALCONARA  - Il postino non sempre suona due volte. Accade che suoni anche tre, e che porti guai. Specie se quando arriva è per consegnare delle multe. È successo a un noto barbiere di Falconara, residente a Santa Maria Nuova. S’è visto ogni mercoledì, per tre settimane consecutive, arrivare il postino per consegnargli ben 8 contravvenzioni da 45,10 euro. 

 

Il “ricordino” del suo passaggio a 72, 76 o 78 km orari davanti al velox sulla Statale 16, corsia nord, nel tratto compreso tra Rocca Priora e il confine con Montemarciano (direzione Falconara-Senigallia). L’autovelox killer – che in due mesi ha emesso più di 30.000 multe - non ha risparmiato neanche lui che tornava a casa dal lavoro. «La prima volta me ne è stata recapitata una - racconta - e in cuor mio ho sperato che fosse finita lì. Ma quando ho visto l’orario, le 20.30, ho capito che ne sarebbero arrivate altre, perché i primi giorni dell’installazione dell’autovelox non ero sicuro che fosse già attivo. E infatti, il secondo mercoledì me ne sono state recapitate tre insieme. L’ultimo, proprio la settimana scorsa, addirittura un pacchetto di quattro multe. Insomma, a conti fatti, ho dovuto sborsare 360,8 euro al Comune. Che rabbia. Spero che sia finita qui». Oltre al danno, per questo lavoratore si aggiunge la beffa: «devo fare mea culpa, non ho rispettato il limite, per carità. E se qualche volta magari per la fretta di tornare a casa dopo una giornata di lavoro ho sforato a 77 o 78 km orari, ok ci sta la multa. Lo ammetto, sono onesto. Ma addirittura me ne sono arrivate due per aver sforato di 1,04 km, che significa davvero tolleranza zero».

Nonostante il cospicuo numero, l’artigiano ha deciso di pagarle subito, tenendo le dita incrociate che non gliene arrivino altre. E ha anche deciso di tenere lo sguardo fisso al contachilometri e la marcia rigorosamente in terza. «Impossibile a mio avviso mantenere costantemente i 70 km orari in quel tratto che è a scorrimento veloce – conclude – e forse è proprio per questo che è stato posizionato lì e con una tara così bassa. Così oltre a me altri concorreranno a rimpinguare le casse comunali. Non so quanto diminuiranno gli incidenti, perché gli automobilisti per paura di prendere la multa adesso stanno incollati con gli occhi al contachilometri e non guardano la strada. E c’è pure chi frena all’improvviso in corrispondenza dell’apparecchio, rischiando di innescare tamponamenti». Sembra un bis dell’autovelox killer di via dell’Industria a Filottrano, che addirittura diventò un caso mediatico nazionale. «Potenzialmente potremmo essere di fronte a un caso simile – dice l’avvocato Italo D’Angelo, interpellato da Acu Marche e che a Filottrano difese i multati nell’ondata dei ricorsi –, ma devo esaminare bene tutta la documentazione». 

Continua D’Angelo: «L’Acu Marche ha fatto una richiesta di accesso agli atti e siamo in attesa di una risposta. Il Comune di Falconara ha 30 giorni, ne sono passati appena 10. Solo con le carte alla mano potrò capire se sono stati rispettati i requisiti della circolare Maroni e della circolare Minniti sull’installazione degli autovelox. Da un primo parere che ho già espresso – conclude D’Angelo – mi sento di dire che per la visibilità il dispositivo presenta delle criticità e potrebbe essere stato non correttamente installato. Specie per chi proviene da Castelferretti e imbocca la Statale 16, si trova in una situazione sfavorevole, il segnale del limite è posto a 1000 metri dalla postazione».
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