Cade in un dirupo, in trappola per ore. Frate di 86 anni soccorso nella notte, era andato a fare un'escursione

I soccorsi al frate
I soccorsi al frate
di Marco Antonini
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 05:45

GENGA - Disavventura a lieto fine per un frate francescano di 86 anni, di Avezzano, salito a Genga per le terme. Lunedì, dopo pranzo, è andato a fare una passeggiata ed è caduto in un dirupo. Non è riuscito più a muoversi e, una volta arrivato il buio, ha dovuto attendere diverse ore prima di poter urlare e far sentire la sua voce alla macchina dei soccorsi che, nel frattempo, si era messa in moto.

Un suo confratello non vedendolo rientrare per la notte, infatti, lunedì sera aveva allertato i soccorsi chiamando i carabinieri della Compagnia di Fabriano. Si temeva il peggio per l’anziano frate, visto anche il caldo che è stato registrato negli ultimi giorni. Dopo 3 ore di ricerca il ritrovamento in buone condizioni di salute tanto da non essere stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Profili di Fabriano. E’ stato solo visitato sul posto dai sanitari del 118 e, quindi, ha subito fatto rientro in albergo. L’appello dei soccorritori è sempre lo stesso: non avventurarsi da soli per sentieri che non si conoscono e tenere sempre il cellulare in tasca per lanciare l’allarme. Al lavoro i carabinieri, due squadre dei vigili del fuoco di Fabriano e Arcevia, il personale addetto alla topografia da Ancona e Macerata, due unità cinofile, gli uomini del Soccorso Alpino delle Marche e il personale del 118. Le ricerche, in piena notte, si sono concentrate, inizialmente, nei pressi dell’hotel per poi, man mano, allargarsi ai boschi vicini. Gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico, supportati dalla presenza dell’unità cinofila con un cane molecolare, si sono mossi per le prime ricerche nel raggio di un chilometro quadrato dal luogo di partenza del frate sperando di riuscire a sentire la sua voce, ma così non è stato nelle prime ore di ricerche.

Poi, poco dopo le 4 di ieri mattina, il ritrovamento del religioso non lontano dal torrente che attraversa Frasassi. Il frate era scivolato lungo una scarpata laterale alla strada nei pressi di un ponte, impossibilitato dall’età e dalla fitta vegetazione a risalire il pendio. Così, armato di fede e di tanta pazienza, ha superato la notte sveglio, da solo, in mezzo alla natura, nell’attesa speranzosa che qualcuno lo cercasse nella zona dove era caduto. Erano da poco passate le quattro quando il frate ha sentito gli operatori che lo stavano cercando ed è riuscito, con tutta la sua forza, a richiamare la loro attenzione. E’ stato rintracciato in uno stato di leggero choc per la brutta disavventura e con qualche ferita provocata dalla caduta. Dalla ricostruzione dell’accaduto è emerso che il frate era uscito dall’hotel subito dopo pranzo di lunedì per una passeggiata. All’improvviso è scivolato per alcuni metri, in un piccolo dirupo e non è riuscito a risalire. E’ rimasto a terra, fino a ieri mattina quando i soccorritori hanno udito le sue grida. Per lui tanta paura: una semplice passeggiata tra la vegetazione si è trasformata in un’odissea durata una notte. Una storia a lieto fine: il frate francescano è potuto tornare, già ieri pomeriggio, alle terme e, a breve, riprenderà, con i confratelli, la strada che conduce al convento abruzzese dove vive e svolge il suo ministero.

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